Restituire i seggi a chi è stato votato dagli elettori. Le camere rimettano gli atti alla Consulta. Pellegrino (MDC): “La consulta ci aveva già avvertito in ben tre sentenze. Legge incostituzionale, necessaria la correzione dei risultati elettorali che impongono di restituire i seggi a Grillo e Monti. L’intervento della corte sulla legge è l’unico modo per evitare che si torni a votare con lo stesso pasticcio”
Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC), attraverso il suo legale Gianluigi Pellegrino, ha presentato un ricorso a Camera e Senato per affermare l’incostituzionalità della legge che prevede l’assegnazione del premio di maggioranza alla Camera e del premio di coalizione regionale al Senato anche in favore di coalizioni che non hanno avuto la maggioranza dei voti o dei seggi in base ai voti raccolti, quindi senza la definizione di una soglia definita.
“È democraticamente inaccettabile – dichiara Pellegrino – che il 55% dei seggi venga assegnato anche a chi ha raccolto meno di un terzo dei voti validi e quindi non è stato votato da oltre i due terzi degli elettori che si sono espressi. La Corte Costituzionale lo ha già evidenziato in ben tre sentenze (15 e 16 del 2008 e 13 del 2012). E del resto solo l’evidente incostituzionalità poteva giustamente consentire al Presidente della Repubblica di chiedere con insistenza la modifica della norma almeno su questo punto restando inascoltato”.
Il risultato, emerge dal ricorso, è che i premi vengono indebitamente assegnati: una coalizione con nemmeno il 30% dei voti ha ottenuto un numero di seggi che raddoppia quelli a cui effettivamente avrebbe avuto diritto.
“La legge truffa – prosegue l’avvocato Pellegrino – fu chiamata tale pur assegnando un premio a chi comunque avesse raggiunto il 50% più uno dei voti; e la legge Acerbo che quanto meno fissava la soglia del 25% è unanimemente ritenuto il manifesto di un regime totalitario che peraltro poi non ne dovette fare uso in quanto il partito di riferimento raggiunge oltre il 60% dei consensi. Ora davvero vogliamo escludere che uno Stato democratico nel 2013 ammetta l’applicazione e gli effetti inaccettabili di una legge ancor più intollerabile sul versante democratico di quanto lo fossero quei due abietti precedenti pre-costituzionali”.
Paradossi a cui l’associazione a tutela dei consumatori chiede di porre rimedio immediato attraverso la correzione dei risultati elettorali, procedendo all’assegnazione dei seggi con il sistema ordinario e abolendo il premio di maggioranza e di coalizione regionale, previa rimessione della questione alla Corte Costituzionale.
MDC è da sempre impegnata nella tutela del cittadino dagli abusi della politica. Già in passato attraverso le nostre azioni abbiamo imposto alla regione Lazio di deporre tre consiglieri in soprannumero illegittimamente eletti e ancora le intimazioni fatte di recente davanti al Tar e al Consiglio di Stato per dar luogo alle elezioni nel Lazio nonostante i tentativi della dimissionaria Renata Polverini.