“L’intervista fatta oggi al figlio di 11 anni di Luigi Preiti non è informazione – dichiara Antonio Longo, giornalista professionista e presidente del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) – non conferisce alcun valore aggiunto alla tragica notizia riportata sulle pagine dei giornali, ma è solo una squallida speculazione per ottenere qualche lettore in più, un’esclusiva che non dà onore a una professione così delicata che dovrebbe avere come interesse primario la propria deontologia”.
“Quello che abbiamo visto è stata una clamorosa violazione della Carta di Treviso, – prosegue Longo – la più importante nella tutela dei minori coinvolti in fatti di cronaca, abbiamo assistito a una vera e propria aggressione a un bambino già emotivamente colpito da una vicenda grave che riguarda ormai non più solo il padre. Tutti hanno potuto riconoscerlo chiaramente, nessun accorgimento è stato rispettato, contrariamente a quanto stabilito nel Codice di tutela.
Dopo le già discutibili interviste fatte alla ex moglie e al fratello, chiediamo sanzioni a carico dei giornalisti e delle testate coinvolte, informazione non è accanimento, non è lo spettacolo a cambiare gli scenari delle tragiche vicende che ogni giorno sempre più coinvolgono tantissime famiglie che invece meritano tutela, ma soprattutto rispetto”.