“Una grande consapevolezza della crisi economica di famiglie e imprese certificata dal calo della domanda di energia elettrica e gas in Italia che va però tradotta in provvedimenti che garantiscano il rispetto delle regole a tutela dei consumatori e della concorrenza”.
Questo il parere di Francesco Luongo responsabile del Dipartimento Servizi a Rete del Movimento Difesa del Cittadino sulla relazione al Parlamento dell’Autorità per l’Energia presentata oggi dal Presidente Bortoni.
Il carico fiscale sulle bollette (34,17% sul gas 13,36% per l’elettricità) rappresenta per l’associazione il vero problema delle famiglie trasformate in bancomat per l’erario statale e regionale.
Per MDC va anche ridimensionato l’impatto dei cosiddetti oneri generali di sistema nell’elettrico ed in particolare il meccanismo del Cip 6 che, a differenza degli incentivi alle rinnovabili, drasticamente ridotti, continua a gravare le bollette di veri e propri aiuti di stato ai produttori di energia da fonti tradizionali senza alcun vantaggio occupazionale e all’ambiente.
Mdc dice no sia alla nuova botta da 600 milioni di euro sulle bollette delle famiglie del cosiddetto Decreto energivori dell’ex Ministro Passera e altrettanto all’estensione di qualsiasi gabella sull’energia prodotta per l’autoconsumo dai cittadini che si sono dotati di impianti fotovoltaici. Quanto alla liberalizzazione dei mercati l’associazione manifesta perplessità in ordine ai segnali che sembrano giungere per un esodo forzato dei consumatori dal mercato tutelato.
“Oggi – prosegue Luongo – non esistono le condizioni per garantire adeguatamente gli utenti da pratiche commerciali scorrette essendo praticamente ignorate le regole esistenti come il Codice di condotta commerciale. Solo un rinnovato enforcement dell’Autorità, d’intesa con le associazioni dei consumatori, ed un diverso approccio al mercato da parte delle aziende potranno restituire fiducia ai consumatori vittime di bill shock e persino truffati con forniture non richieste”.