Le associazioni consumatori hanno preso visione della proposta “Progetto Garanzia Italia” presentata al Governo da ABI, Alleanza delle Cooperative, Confindustria e Rete Imprese Italia e ne condividono gli obiettivi di un forte impegno per riattivare i meccanismi del credito, come strumento fondamentale per superare la crisi e riattivare l’economia e i consumi.
In particolare, le associazioni ritengono che sia prioritario attivare meccanismi di sostegno alle liquidità, investimenti, capitalizzazione, rafforzamento patrimoniale e miglioramento della struttura finanziaria delle PMI; favorire la realizzazione di rilevanti progetti di investimento in ricerca e innovazione; tutelare i nuclei familiari, per sostenerne la domanda di beni durevoli e immobili a uso abitativo, inclusi interventi di ristrutturazione anche finalizzati all’efficientamento energetico.
Le associazioni chiedono al Governo di includere immediatamente la proposta nella Legge di stabilità, stanziando risorse pubbliche per 1,5 miliardi di euro per tre anni, con un impegno complessivo di 4,5 miliardi.
Secondo quanto previsto dal “Progetto Garanzia Italia”, si potrebbe in tal modo avviare un grande piano di finanziamenti produttivi per complessivi 100 miliardi di euro, una sorta di vero e proprio “Piano Marshall” per lo sviluppo del Paese, valorizzando, all’interno della filiera della garanzia, la complementarietà tra soggetti pubblici e soggetti privati.
Sensibili al problema grave della disoccupazione giovani e alla fuga dei cervelli che rischia di depauperare gravemente il Paese delle sue migliori energie, le associazioni chiedono di comprendere anche progetti di imprenditoria giovanile, privilegiando quelli particolarmente innovativi, e i programmi di prestiti d’onore per la formazione in Italia e all’estero.
Infine, le associazioni rilanciano con forza la proposta contenuta nel “Progetto” di individuare “ulteriori apposite misure nei confronti di famiglie e imprese che presentano particolari situazioni di difficoltà”.