Si è svolta oggi presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni l’audizione delle associazioni dei consumatori e degli operatori di telefonia per la definizione degli obiettivi di qualità per il servizio universale gestito da Telecom Italia per l’anno 2014.
Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) ha espresso il proprio parere negativo sulle proposte formalizzate dall’incumbent che di fatto comporta un peggioramento rispetto al 2013 non solo quanto agli obiettivi ma anche ai risultati già ottenuti dall’azienda negli anni precedenti.
Come spiegato da Francesco Luongo, Vicepresidente di Mdc, “Il no dell’associazione alle proposte della Telecom scaturiscono sopratutto dalla riduzione proposta dell’indice di qualità globale (IQG) dal 171,6 a 139,0 quindi del 19% sul 2013 e del 19,6% nel 2012. Qualora l’Autorità accogliesse la proposta il rischio di un peggioramento del livello di servizio non solo avverrebbe a discapito degli utenti del servizio universalema potrebbe avere ripercussioni anche sul mercato wholesale circostanza sottolineata da alcuni operatori come Wind e Vodafone”.
Per Mdc è comunque necessaria una revisione complessiva di un sistema di parametri ormai antiquati poco rappresentativi rispetto alla rivoluzione digitale nella telefonia avvenuta con l’esplosione nell’uso e diffusione di smartphone, tablet e phablet.
Agcom deve prendere atto di questa transizione epocale gestendola in modo innovativo e senza tralasciare le necessità degli utenti del servizio universale.
La misura più urgente resta comunque l’introduzione di un indicatore di risultato sul parametro dell’assistenza clienti che ha registrato un sensibile peggioramento quanto al tempo medio di risposta alle chiamate entranti (81″rispetto ai 70″ previsti dall’Agcom nel 2013) e percentuale di chiamate entranti con tempo di risposta inferiore a 20″ (46,70% rispetto al 50% stabilito).