Antonio Longo, presidente di Italian E-Payment Coalition (IEPC – www.iepc.it), la coalizione di 4 associazioni dei consumatori, partecipa oggi a Genova alla XVII edizione di SPIN: la Conference & Expo di ABI sui sistemi e servizi di pagamento, organizzata in collaborazione con il Consorzio CBI, il Consorzio Netcomm e il Gruppo Italia SWIFT.
“Il tema dei pagamenti elettronici – dichiara Antonio Longo – è cruciale nel processo di digitalizzazione del nostro Paese, e lo dimostrano i vantaggi per i consumatori e per il sistema economico in termini di sicurezza, innovazione e risparmi garantiti dalla sostituzione del cash che ha un costo sociale di circa 8 miliardi di euro”.
Un processo, però, rallentato da serie di vincoli normativi che Bruxelles sta contribuendo a creare. IEPC e le sue associate sono infatti contrarie alla proposta di Regolamento europeo – approvato lo scorso Aprile dal Parlamento UE – che disciplina il sistema dei pagamenti elettronici, riducendo le commissioni interbancarie sulle transazioni con moneta digitale attraverso l’imposizione di cap unico in Europa
“Introdurre per decreto un limite alle commissioni interbancarie – sostiene Longo –, non è in linea con la logica di libera concorrenza e rischia di favorire esclusivamente la grande distribuzione a scapito diretto dei consumatori, senza peraltro garantire una promozione dei pagamenti elettronici. Come infatti testimoniano numerosi casi empirici laddove l’interchange fees sia stata regolamentata, si è assistito sistematicamente ad un aumento dei costi per i consumatori e a una diminuzione dell’utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento. Prendiamo l’esempio dello studio presentato ieri, in questa sede, dal Prof. Morris sul caso statunitense – conclude il presidente di IEPC –: a fronte dell’introduzione di un cap sulle interchange fees sulle carte di debito, si è assistito in un anno ad una diminuzione di circa il 25% degli acquisti con carta di debito e ad un aumento dei costi per i correntisti”.
Non solo. Un’indagine realizzata da Field Service Italia per il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) – con l’obiettivo di conoscere l’opinione dei consumatori a proposito del provvedimento UE – evidenzia che il 60,8% degli italiani non giustifica un aumento delle spese per le carte, il 34% dichiara che se il costo annuale delle carte aumentasse non sarebbe più disposto ad usarle, e il 37,7% degli intervistati si dice pronto a cambiare le proprie abitudini e tornare al contante.
La strada opposta che dovrebbe intraprendere un Paese moderno: tracciare i pagamenti significa, infatti, combattere l’evasione fiscale, ridurre l’economia sommersa – che in Italia vale più di un terzo del PIL –, aumentare i valori assoluti del gettito, diminuire la pressione fiscale e liberare risorse per sostenere i redditi e incentivare i consumi.
È quello che IEPC vuole contribuire a realizzare con il suo lavoro quotidiano e attraverso il portale www.iepc.it.
IEPC in sintesi: Italian E-Payment Coalition (IEPC) è un’iniziativa di Assoutenti e del Presidente Furio Truzzi, di Cittadinanzattiva onlus e del Segretario generale Antonio Gaudioso, di Confconsumatori e del Presidente Mara Colla, di Movimento Difesa del Cittadino e del Presidente Antonio Longo. IEPC nasce per informare il cittadino al corretto uso della moneta elettronica e lavora per realizzare il sogno di una società cashless.