Il Tar ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Gianluigi Pellegrino per il Movimento Difesa del Cittadino e ha ordinato alla Regione Calabria l’indizione delle elezioni che la Giunta rifiutava, con goffe tecniche dilatorie, nonostante le dimissioni dell’ex Presidente Scopelliti risalgano a cinque mesi fa.
“C’è voluto il giudice amministrativo per ristabilire la minima legalità democratica e costituzionale – commenta l’avvocato Gianluigi Pellegrino che ha proposto il ricorso accolto dal Tar. Con la connivenza – di tutte le parti politiche – aggiunge – si stava verificando un autentico scempio di elementari regole democratiche. Un consiglio e una giunta sciolti continuavano non solo a prendere indennità ma anche a dare contributi, stipulare contratti, assunzioni, incarichi e avevano avuto anche la protervia di modificare la legge esistente proprio per auto-attribuirsi il potere di NON indire le elezioni. Cose da terzo mondo. E il tutto nel silenzio non solo di tutti i partiti ma anche delle istituzioni che sarebbero dovute intervenire come impone l’art. 126 della Costituzione a cominciare dal Governo. Per fortuna c’è un associazione di cittadini come MDC che, come già in passato chiese e ottenne per la Regione Lazio (dove la Polverini dimissionaria rifiutava l’indizione), ora ha ottenuto dal giudice amministrativo il ristabilimento di minime regole costituzionali. La vicenda – conclude – dovrebbe fare riflettere quanti vorrebbero assegnare a queste realtà regionali persino il potere di formare il Senato della Repubblica”.