Nutrire il mondo, preservare il pianeta. Questa lo slogan e la grande sfida che tutti i cittadini del mondo devono affrontare in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione 2014. Consumiamo più di quanto produciamo. Per sfamare la popolazione mondiale in modo sostenibile è impensabile puntare a una intensificazione della produzione agroalimentare.
Secondo la FAO, 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate ogni anno. Cibo per produrre il quale vengono utilizzati 250 Km3 di acqua e 1,4 miliardi di ettari di terreno, e per il quale vengono immessi all’anno nell’atmosfera 3,3 miliardi di tonnellate di gas serra. La riduzione dello spreco alimentare può essere una delle tante soluzioni. Secondo un sondaggio svolto dal Movimento Difesa del Cittadino sono verdura, avanzi di cibi cotti, frutta e pane gli alimenti che più spesso finiscono la loro vita nel cestino della spazzatura. E sebbene 8 consumatori su 10 abbiano dichiarato di gettare quasi mai o raramente gli avanzi di cibo nella spazzatura si potrebbe fare di più. Circa la metà del campione va al supermercato una volta a settimana rischiando di non poter pianificare quanto consumerà durante la settimana e di accumulare prodotti freschi che se non consumati per tempo si trasformeranno in rifiuti.
Controllare regolarmente la data di scadenza è importante perché ci permette di consumare prima i prodotti prossimi alla scadenza. Per questo è bene verificare spesso questa informazione in etichetta anche a casa. Purtroppo solo il 30% del campione controlla le scadenze dei prodotti che ha in casa più volte durante la settimana e oltre il 46% lo fa solo quando ha necessità di consumare il prodotto…ma potrebbe essere troppo tardi! Si segnala un 6% che dichiara di non controllare mai questa importante informazione presente in etichetta.