Crisi di una Cooperativa e consumatori che rischiano nuovamente di perdere i risparmi di una vita investiti nel “Prestito sociale”. Dopo il caso delle Cooperative Operaie di Trieste scoppia un altro caso in Friuli con la Società Cooperativa Carnica che ha portato i libri in Tribunale chiedendo di essere ammessi al concordato.
Sono tantissime le telefonate che in questi giorni stanno arrivando al Movimento Difesa del Cittadino (MDC) per avere informazioni su come vedersi restituire i soldi prestati alla cooperativa. Sono soprattutto anziani, preoccupati di aver perso i soldi di una vita e che non hanno ricevuto alcuna informazione certa da CoopCa.
C’è il caso di un consumatore che, avendo problemi di salute e abitando a un piano alto in un condominio privo di ascensore, aveva deciso di prelevare i propri risparmi per l’acquisto di un appartamento più accessibile. Al momento del versamento, effettuato in agosto, la Cooperativa aveva rassicurato il socio sulla possibilità di prelevare la cifra nel giro di due mesi.
Altro caso quello di una coppia che, firmati i documenti preliminari per l’acquisto di una casa, in seguito ancora una volta alle rassicurazioni della società, si è ritrovata con il conto bloccato e l’impossibilità di concludere la trattativa. La povera coppia ha avuto informazioni sul crac dell’azienda unicamente dall’articolo uscito sul Messaggero Veneto. Come questi sono tantissimi altri i casi segnalati dai cittadini cui non viene garantito un minimo di informazione.
Il Movimento Difesa del Cittadino, preso atto dell’impossibilità che la crisi dell’azienda possa dipendere esclusivamente dal ritiro del prestito sociale legato alle vicende che a catena hanno riguardato prima le Coop Operaie di Trieste e subito dopo quella Carnica, quindi una crisi attribuibile ai piccoli risparmiatori, segue la vicenda e assisterà risparmiatori e dipendenti che hanno il diritto non solo di essere tutelati ma di essere correttamente informati sulla vicenda.
Per Francesco Luongo, vicepresidente dell’associazione, dopo questo nuovo caso si rende ancora più urgente da parte di Bankitalia un intervento a tutela dei risparmiatori visto che i controlli affidati alle Regioni non sembrano idonei a garantirli e si rischia davvero la corsa al ritiro da parte delle migliaia di risparmiatori che hanno investito nei cosiddetti Prestiti sociali.
MDC propone l’avvio di un tavolo con le Regioni, Banca d’Italia e le rappresentanze nazionali delle Cooperative per fare il punto su normativa e controlli prima che sia troppo tardi. I cittadini non possono e non devono rispondere di gestioni inefficienti e spese allegre solo perché gli organi di controllo non hanno vigilato.
Quanto alla situazione Friulana “Faremo di tutto per garantire ai cittadini coinvolti nel crac CoopCa – dichiara Raimondo Englaro, responsabile MDC Friuli Venezia Giulia – le informazioni sull’accaduto e recuperare i risparmi di una vita. Tutti i cittadini interessati a ricevere assistenza dalla nostra associazione potranno scrivere all’e-mail sportellorisparmiatoricoop@mdc.it o contattare direttamente la sede. Vigileremo sui futuri passi che il Cda della Cooperativa intraprenderà per garantire ai soci prestatori l’accesso ai loro risparmi e presenteremo esposto alla Regione Friuli perché si adoperi, nell’ambito delle proprie competenze, per favorire un rilancio dell’Azienda non solo a tutela dei soci detentori dei libretti ma anche a salvaguardia occupazionale dei 650 dipendenti CoopCa”.
La sede di Udine si trova in V.le Tricesimo n.123 int. 1, i cittadini possono telefonare ai numeri 0432490180 – 335 5830 536 – 366 80.89.234 o scrivere a sos@mdc.fvg.it – centrogiuridico@mdc.fvg.it.
Sandra Zanier, in qualità di referente per MDC Friuli, sarà presente alla riunione dei soci prestatori che si terrà venerdì 28 alle ore 20,30 presso l’Auditorium di Tolmezzo per raccogliere le deleghe ai fini della costituzione in mora cumulativa all’amministrazione controllata.