“Mancano 44 giorni all’inizio di Expo, l’80% delle procedure di appalto sono in discussione e il ritardo nei lavori è sotto gli occhi di tutti. Solo il 9% delle opere è stato portato a termine, vogliono farci credere che riusciranno a collaudare e concludere per tempo il 74% rimanente? Con più di 8 milioni di biglietti venduti, non possiamo non pensare che i cittadini corrano un serio rischio truffa, per questo Expo deve prepararsi eventualmente a risarcire i biglietti dei turisti”.
È scettico il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) sul “taglio del nastro” per Expo preannunciato per il prossimo 1 maggio e diffida la società a tenersi pronta a un’azione risarcitoria nei confronti dei milioni di turisti che hanno acquistato e acquisteranno ancora i biglietti.
“Dobbiamo pensare non sia stata casuale l’esclusione delle associazioni dei consumatori, – conclude Francesco Luongo, vicepresidente di MDC – la corruzione dilagante che ha scoperchiato un vero e proprio vaso di Pandora pone dei problemi non solo per la riuscita dell’evento ma, anche nel caso di un miracolo, per la sicurezza dei visitatori nel caso in cui per la fretta si sottovalutino le operazioni di collaudo. Anche se non invitati, seguiremo da vicino l’evoluzione dei lavori e saremo al fianco dei cittadini nel far valere il potenziale diritto al risarcimento dei biglietti”.