Da oggi, 1° aprile 2015, l’origine delle carni di specie suina, ovina o caprina e volatili sarà più chiara. Entra infatti in applicazione il regolamento di esecuzione (Reg.1337/2013) della grande rivoluzione normativa avvenuta per le etichette degli alimenti (Reg. 1169/2011). Il regolamento si applica alle carni fresche, refrigerate o congelate della specie suina, ovina o caprina e di volatili, l’Area Sicurezza Alimentare del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) dà alcune indicazioni ai consumatori sulle novità in etichetta.
Solo se l’animale è nato, allevato e macellato in uno stesso Paese (ad esempio in Italia) si scriverà “Origine: Italia”. In caso contrario si indicherà la dizione “Allevato in …”con l’indicazione del Paese dove si considera sia avvenuto sostanzialmente gran parte dell’allevamento.
Facciamo un esempio per la specie suina. Si potrà scrivere “Allevato in Italia” solo se l’animale:
- viene macellato sopra i 6 mesi ed ha trascorso almeno gli ultimi 4 mesi in Italia;
- è entrato in Italia ad un peso inferiore ai 30 kg e viene macellato ad un peso superiore ad 80 kg;
- viene macellato ad un peso inferiore ad 80 kg ed ha trascorso l’intero periodo di allevamento in Italia.
La novità è grande e importante per i consumatori ma l’etichetta di suini, ovini e volatili non può essere paragonata per trasparenza e completezza a quella della carne bovina, per la quale a prescindere dal periodo di allevamento o età dell’animale si dovrà sempre indicare dove l’animale è nato, sezionato e macellato. Forse un’occasione persa?
MDC lancia anche l’hashtag (#AlimentiNuoveEtichette) sui social Facebook e Twitter dell’associazione: ogni giorno si spiegheranno ai cittadini i cambiamenti previsti.