Edward Snowden ha rivelato al mondo la sorveglianza di massa. Cosa è cambiato per la nostra privacy? Ben Wizner, avvocato di Snowden, ne parlerà a Roma domani giovedì 16 aprile. Il dibattito, organizzato dalla Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti Civili, si svolgerà a partire dalle 15, presso il Dipartimento di Giurisprudenza (Sala del Consiglio) dell’Università Roma Tre, in via Ostiense 159.
L’incontro sarà preceduto dai saluti di Paolo Benvenuti, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Università Roma Tre, e dall’introduzione di Patrizio Gonnella, presidente della Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili. Concluderà Eligio Resta, filosofo del diritto.
Si tratta del primo di una serie di incontri che Wizner farà in Italia nei prossimi giorni. Tra gli altri, un panel su privacy e sorveglianza presso il Festival del Giornalismo a cui sarà presente anche Snowden stesso, in collegamento da Mosca. Sarà l’evento d’onore di questo importante Festival, ormai alla sua nona edizione.
Nel giugno 2013 Edward Snowden, trentenne consulente della NSA americana, incontrò i giornalisti Glenn Greenwald e Ewen McAskill e la regista Laura Poitras in un hotel di Hong Kong e mostrò loro le prove dell’esistenza di sofisticati sistemi di sorveglianza di massa attuata dal governo americano. Pochi giorni dopo il Guardian pubblicò la storia, il più grosso scoop degli ultimi decenni.
Oggi vive in Russia, dove gli è stato garantito asilo politico. Negli USA è accusato di spionaggio e furto di proprietà di stato.
Ben Wizner è anche il direttore del progetto Speech, Privacy e Technology Project della American Civil Liberties Union, un’organizzazione storica dei diritti civili, impegnata su numerosi temi, dalla lotta alla segregazione a quella per i diritti LGBT. Fondata nel 1920, oggi conta 500.000 membri in tutti gli Stati Uniti.