L’Antitrust ha accolto la denuncia del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) avviando un procedimento nei confronti di GDF Suez. La segnalazione è partita dopo la richiesta di aiuto di un’anziana signora di Enna cui avevano tagliato il gas a causa di un contratto mai firmato che la vincola alla GDF Suez.
Cliente inconsapevole dal 2011, la malcapitata ha scoperto solo due anni dopo e a seguito della sospensione del servizio, l’allaccio abusivo. Inutile l’appello allo Sportello del Consumatore dell’Autorità per l’Energia che ha ottenuto da parte della società solo l’ammissione di un “errore di sovrapposizione contrattuale” con un altro utente. Nonostante la promessa di storno, l’anziana utente non solo ha continuato a ricevere le bollette senza rientrare con il precedente fornitore, ma si vede costretta a pagare una fornitura mai richiesta, pena un nuovo distacco.
“Un caso emblematico della giungla del cosiddetto mercato libero dell’energia, – dichiara Francesco Luongo, vicepresidente nazionale di MDC – siamo soddisfatti per l’apertura di questo ed altri procedimenti che vedono le associazioni dei consumatori e l’Antitrust finalmente uniti nel contrastare i “rapimenti di utenze” perpetrati impunemente per anni nel mercato energetico”.
Per MDC risultano infine evidenti i limiti dello Sportello del Consumatore che costa circa 8 milioni e mezzo di € l’anno e l’impotenza dell’Autorità per l’energia per cui i consumatori sono tenuti al pagamento delle bollette anche nel caso di forniture non richieste in violazione del Codice del consumo. Una vergogna che l’associazione ha provveduto a denunciare anche alla Commissione Europea per violazione della Direttiva Consumatori.