Consob esprime viva soddisfazione per il via libera del governo alla nascita di un organismo per la risoluzione stragiudiziale delle controversie tra intermediari e risparmiatori. La scelta va nella direzione che Consob ha più volte auspicato nel corso degli ultimi anni: dar vita ad uno strumento efficace per trovare in tempi brevi e al di fuori dei canali della giustizia ordinaria soluzioni condivise da intermediari e risparmiatori in caso di contenzioso.
L’organismo prevede, come prefigurato da Consob, l’obbligatorietà per gli intermediari di partecipare al tentativo di conciliazione; prevede, inoltre, sanzioni per chi non aderisca a tale meccanismo. L’organismo avrà funzioni decisionali. L’ambito di applicazione riguarda tutti gli intermediari, compresi i promotori finanziari.
Il nuovo organismo viene così a svolgere funzioni di vero “arbitro finanziario” nei rapporti tra risparmiatori e intermediari sul modello dell’Arbitro bancario finanziario, già istituito presso la Banca d’Italia. Alla luce del nuovo quadro normativo l’organismo dovrebbe rivelarsi più efficace rispetto all’attuale Camera di conciliazione e arbitrato.
La soluzione adottata oggi dal governo con l’approvazione del decreto legislativo di attuazione della direttiva 2013/11/Ue sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori porta di fatto a compimento la Carta degli investitori, varata da Consob nel gennaio 2014 insieme alle principali associazioni dei consumatori.
L’organismo costituisce, infatti, il terzo dei tre pilastri su cui si fonda la Carta che sono, appunto: il portale di educazione finanziaria; la gestione on line degli esposti dei risparmiatori (entrambi già attivi); e infine la riforma della Camera di conciliazione e arbitrato.