Sarà il Ministro delle Economia e delle Finanze a dover rispondere all’interrogazione parlamentare presentata da 5 Senatori dei cinque stelle, sulla intricata e torbida vicenda di Banca Brutia, finita in quel meccanismo che vede coinvolti molti altri sportelli bancari e che nel passato ha decretato la fine di numerosissime piccole Banche locali, che da sempre hanno rappresentato l’ossigeno per famiglie ed imprese.
La vicenda è stata portata alla ribalta mediatica dal Movimento difesa del Cittadino (MDC), associazione consumatori nazionale che segue con attenzione anche le altre intricatissime vicende bancarie che in questo momento storico coinvolgono migliaia di ignari cittadini che delle istituzioni bancarie si sono fidati.
La Banca d’Italia, organo di sorveglianza, che vede in questo momento tra l’altro indagato lo stesso Governatore, nonché numerosi commissari da lui nominati per reati che vanno dall’usura, all’abuso di ufficio ed altro, è nel pieno della bufera, ma il Governo pare non accorgersi di ciò che accade.
L’interrogazione che è approdata in Parlamento, presentata da parte del Senatore Nicola Morra e di altri 4 senatori dei cinque Stelle, è una vera e propria denuncia molto circostanziata e documentata.
“Riteniamo – dice Giorgio Durante responsabile MDC Cosenza – che la politica e la magistratura stessa non possano più ignorare questo sistema che in modo fraudolento lede i diritti di migliaia di cittadini ed imprese, non è la prima volta che accade e siamo anche consapevoli che in questo settore agiscono poteri forti che hanno connivenze in tutti gli ambiti delle istituzioni, ma quando si superano i limiti della decenza le istituzioni stesse devono con un colpo di reni dare segnali forti e coerenti”.