Dopo aver messo un punto “quasi” certo alla fine del roaming, in Europa si stanno negoziando nuove norme che permetteranno ai cittadini di utilizzare i loro abbonamenti on line a libri, film, videogiochi o servizi musicali quando viaggiano all’interno dell’UE. Certo si tratta di una buona notizia, ma “il percorso del Mercato unico digitale europeo resta troppo lento e macchinoso nell’Unione Europea mentre i consumatori vogliono essere liberi di usare i propri smartphone ed i contenuti digitali acquistati liberamente e subito”. Questo il parere di Francesco Luongo Presidente Nazionale del Movimento Difesa del Cittadino dopo che a Bruxelles si è concordato un testo che dovrebbe portare al superamento del geoblocking entro l’inizio del 2018, dopo l’approvazione da parte del Consiglio e del Parlamento Europeo.
Per l’associazione di consumatori, da tempo impegnata sui diritti degli utenti in rete, le istituzioni europee restano troppo sensibili alle richieste a sfondo protezionistico delle lobbies che stanno di fatti impedendo lo sviluppo del mercato del video on demand. “Anche in Italia gli spettatori on line sono sempre di più – prosegue l’associazione – il 36% dei telespettatori italiani è abbonato ad un servizio video a pagamento, mentre la media europea è del 50%. In quest’ultimo anno tra Netflix, TIMVision, Infinity, Sky Now e ChiliTv, l’audience pagante ha raggiunto quota 700.000 persone, con un potenziale di spettatori che, secondo gli addetti ai lavori, supera il milione. Lo smartphone resta la piattaforma di accesso preferita nel 48% dei casi mentre il tablet viene utilizzato nel restante 38%”.
“Il problema è rappresentato dalle scarse tutele e da una grande inconsapevolezza dei propri diritti da parte dei consumatori” conclude Francesco Luongo ricordando che MDC ha pubblicato proprio di recente la prima Guida ai “Servizi televisivi via internet e tutela del Consumatore” nell’ambito del progetto #E-consumer patrocinato da MISE ed Agcom. La guida, oltre a passare in rassegna tutte le tipologie di servizi televisivi via internet attualmente a disposizione in Italia, fornisce un valido strumento di conoscenza sui diritti e sulle tutele che il consumatore può esercitare in caso di controversie, con un riferimento particolare al geoblocking che ostacola la portabilità dei contenuti digitali da un Paese all’altro.