L’allerta arriva dal Ministero della Salute Spagnolo nel pomeriggio del 12 maggio 2017: ci sono focolai di sindrome sgombroide che avrebbero coinvolto 105 persone. Sotto accusa alcune partite di tonno fresco. La sindrome sgombroide è una patologia simil-allergica risultante dall’ingestione di pesce alterato che contiene istamina.
Secondo il Ministero della Salute Spagnolo AECOSAN il tonno potrebbe comunque essere stato venduto allo stato sfuso in piccole quantità e in diversi formati nelle pescherie o in negozi che vendono al consumatore finale, si invita chi avesse acquistato tonno fresco, a partire dal 25 aprile 2017, a contattare gli esercizi di vendita dove lo hanno acquistato per verificare se trattasi del prodotto commercializzato dalla ditta spagnola (Garciden) e, in tal caso, a non consumarlo.
La sindrome sgombroide – spiega il Ministero della Salute – si manifesta comunemente con arrossamento della pelle, prurito, cefalea pulsante, bruciore orale, crampi addominali, nausea, diarrea, palpitazioni, senso di malessere e raramente ipertermia a breve distanza dal consumo del pesce. In molti casi la sintomatologia è auto limitante. Sintomi più severi possono presentarsi in soggetti asmatici o allergici in generale.
La comparsa di istamina potrebbe essere legata alla scarsa igiene nella manipolazione degli alimenti e, soprattutto, da una cattiva conservazione del pesce, tipicamente una temperatura elevata per periodi di tempo prolungati. Cuocere il pesce potrebbe non essere utile perché l’ istamina resiste processi termici come la stessi cottura.