Tracce di salmonella di tipo Typhimurium ritrovate nel Salame Zoratti. L’azienda ha immediatamente ordinato il ritiro dal mercato invitando tutti i consumatori che lo avessero acquistato a non consumarlo.
Il prodotto interessato è il lotto A12 con scadenza 19/11/17 nel formato da circa 500/600gr.
Le infezioni provocate da salmonella – spiega l’Istituto Superiore di Sanità – si distinguono in forme tifoidee, in cui l’uomo rappresenta l’unico serbatoio del microrganismo, e forme non tifoidee, causate dalle cosiddette salmonelle minori (come S. typhimurium, quella che riguarda il Salame Zoratti, e la S. enteritidis), responsabili di sintomi gastroenterici.
Le salmonelle non tifoidee, responsabili di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali, sono una delle cause più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato.
La gravità dei sintomi varia dai semplici disturbi del tratto gastrointestinale (febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie o infezioni focali a carico per esempio di ossa e meningi) che si verificano soprattutto in soggetti fragili (anziani, bambini e soggetti con deficit a carico del sistema immunitario). I sintomi della malattia possono comparire tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati (ma più comunemente si manifestano dopo 12-36 ore) e si protraggono per 4-7 giorni.