“Quella del DDL concorrenza più che una lunga gestazione è stata una interminabile autopsia iniziata nel lontano 2014”. Questo il commento di Francesco Luongo, Presidente nazionale del Movimento Difesa del Cittadino, di fronte “ad un insieme di norme nate già vecchie, che non incidono sui veri nodi che ingessano la concorrenza del nostro Paese”. Un nulla di fatto insomma – per l’Associazione – che avrà bisogno di ulteriori tempi biblici per l’emanazione dei circa 20 decreti attuativi”. “L’evoluzione tecnologica negli ultimi 3 anni rende questa legge un esercizio di puro tecnicismo parlamentare, condito dall’azione delle principali lobbies del Paese che si sono scatenate per affossare qualsiasi tentativo di vera innovazione” continua l’Avv. Francesco Luongo.
“Tra le poche novità concrete di questa legge – la liberalizzazione del mercato energetico ad oggi ancora in mano a pochissimi incumbent “regolati” da un’Authority dalle norme ipertecnicistica e incomprensibili dagli utenti e dall’enforcement gentile nei confronti degli operatori”. Dal 1° luglio 2019, nei settori del gas e dell’elettricità viene eliminato il regime di “maggior tutela” compiendo un passo doveroso, quanto necessario, verso un mercato più moderno e coerente con le normative europee e completando un processo di liberalizzazione iniziato ormai 10 anni fa. Il Movimento Difesa del Cittadino ritiene questo cambiamento “un punto di partenza per ristrutturare finalmente il mercato energetico italiano, assicurando una volta per tutte maggior trasparenza, prezzi più competitivi e servizi più efficienti ed evitando che da un monopolio pubblico che non offriva alcuna scelta, i consumatori vengano trascinati verso nuovi monopoli dei vecchi incumbent, anche attraverso contratti falsi e porta a porta truffaldini senza che neppure se ne rendano conto”.