In Italia 120 donne sono state uccise mentre migliaia sono vittime quotidiane di stalking e molestie sul web per non parlare di aggressioni e violenze fisiche. Lo denuncia il Movimento Difesa del Cittadino, commentando i dati Istat sulla violenza di genere. Sono quasi 7 milioni le donne che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso e, molto spesso, questo avviene in ambito familiare. Dal gennaio a luglio di quest’anno sarebbero almeno oltre 70 le donne uccise.
Alla violenza sulle donne e al femminicidio è stato dedicato il Convegno “Stalking e violenza, dalla rete alla realtà. Segnali, prevenzione e difesa”, organizzato ieri, mercoledì 6 settembre, a Campi Bisenzio (Firenze) che ha visto la partecipazione di Francesco Luongo, Presidente Nazionale del Movimento, della Responsabile della sede di Firenze Barbara Gualtieri, della nota criminologa Roberta Bruzzone e di Alessandra Monasta, perito fonico e consulente della Procura della Repubblica di Firenze
Tra i temi approfonditi come prevenire la violenza sulle donne, come tutelarsi, quali segnali è opportuno cogliere, a chi rivolgersi in ogni caso di violenza e quali siano i rischi ed i segnali, sia nella rete che nella vita reale. Il danno che deriva dalle violenze è grave, profondo, invasivo e doloroso, per questo le Leggi contro stalking e l’ultima sul “femminicidio” sono fondamentali, ma non bastano; è necessario partire dall’educazione e dalla prevenzione, iniziando dalle scuole e dai più giovani affrontando tematiche quali l’educazione sessuale e il rispetto di genere.
“Il sistema di prevenzione sulla violenza di genere non funziona – ha ribadito il Presidente Luongo – per cui la speranza è che la nuova legge sul femminicidio attivi davvero nei territori quei poteri di intervento, come l’arresto in flagranza da parte delle Forze dell’Ordine, sino ad oggi impossibili o problematici per la necessità di lunghe indagini. Sono poi ancora troppe le denunce di donne sole disperate che cadono spesso nel vuoto di uffici giudiziari intasati da fascicoli e procedure ma carenti di personale, al punto da farci meritare una condanna della Corte Europea dei diritti dell’uomo”.
Per la Responsabile di Firenze del Movimento Barbara Gualtieri “la violenza sessuale sulle donne è certamente uno dei reati più odiosi ed è l’unico a restare sempre uguale nel numero di segnalazioni, a fronte di un generale calo dei delitti, in calo del 12% negli ultimi due anni. Manca totalmente la coscienza del disvalore. Per questo occorre fare rete fra famiglia, scuola, istituzioni, associazioni, informare ed essere informati. La rete del Movimento è presente ed attiva in Toscana e nelle altre regioni con iniziative e professionisti a disposizione di tutti coloro vorranno anche solamente informarsi”.
Il Movimento Difesa del Cittadino continua a denunciare il rischio ancora sottovalutato delle violenze via web e smartphone. Violenza on line e off line si alimentano a vicenda. Proprio la Cassazione ha condannato per stalking un uomo che si intrometteva ossessivamente con accessi indebiti e costanti nella mail e nel profilo Facebook di una vittima. Ancora, un recente report di UN Woman, ha evidenziato come in Europa il 18% delle donne, circa 9 milioni, sia stata vittima di gravi forme di violenza sul internet, come insulti sui social network, messaggi ricattatori via sullo smartphone. Senza contare tra i più giovani il sexting con la diffusione di foto provocanti che comincia per gioco o al più odioso revenge porn. “Bullismo e cyberbullismo rappresentano oggi la vera palestra per la violenza di genere – ha concluso il Presidente Francesco Luongo – su cui stiamo facendo moltissima prevenzione grazie al progetto Generazioni Connesse in collaborazione con il MIUR, la Polizia Postale”.