“Dopo anni di regolazione “dolce” nei confronti degli operatori l’AGCOM avvia finalmente procedimenti sanzionatori nei confronti di Tim, Wind Tre, Vodafone e Fastweb che hanno deciso di ignorare quanto disposto contro la fatturazione a 28 giorni che milioni di utenti italiani si vedranno applicare a giorni”. Questo l’intervento del Presidente Nazionale del Movimento Difesa del Cittadino Francesco Luongo – secondo cui le ipotetiche sanzioni servono a poco e, se arriveranno, saranno naturalmente impugnate al TAR.
In particolare – per Luongo – questo nuovo “mese telefonico”, che sostituirà l’ordinario anche per Sky dal 1° Ottobre, rappresenta un nuovo artificio contabile per aumentare margini di profitto in crisi da concorrenza, ma anche un punto di svolta per capire se in Italia i diritti dei consumatori contano ancora qualcosa o meno.
Per l’associazione le dichiarazioni del Ministro Finocchiaro sull’interessamento del Governo alla vicenda sono positive, ma alle parole è ora di far seguire i fatti con una modifica urgente dell’art. 70 del Codice delle Comunicazioni elettroniche inserendo l’obbligo del rispetto del calendario legale nella fatturazione e limitando la possibilità di modificare condizioni contrattuali e tariffe per tutta la durata del contratto, salvo diverso accordo tra le parti e non con un semplice preavviso di 30 giorni al cliente come adesso.
In ogni caso il Movimento Difesa del Cittadino inoltrerà i reclami degli utenti agli operatori diffidandoli dalla modifica contrattuale e chiedendo il rimborso delle spese ulteriori.