- Pago Sicuro nasce per informare i cittadini sui diritti e doveri in tema di pagamenti sicuri online. Secondo lei, quanto è importante comunicare le corrette modalità per un uso efficace della moneta digitale e perché?
Il tema dei pagamenti digitali è sempre più centrale per l’economia di un Paese che deve aprirsi alla nuova era dei servizi elettronici, beneficiando dei vantaggi che ne derivano in termini di sicurezza e di tracciabilità degli acquisti. Il Movimento Difesa del Cittadino segue da anni questo aspetto fondamentale per la vita dei consumatori tra cui si sta diffondendo l’abitudine di fare acquisti senza contanti. Nel biennio 2014-2016 le operazioni con PagoBancomat sono cresciute del 30%, raggiungendo i 115,4 miliardi di euro.
- Un cittadino informato è un cittadino consapevole. Quale pensa sia il grado di consapevolezza degli italiani in tema di pagamenti sicuri?
La nostra campagna Pago Sicuro, senza demonizzare il contante, intende semplicemente far conoscere a tutti i cittadini la semplicità e la comodità nell’utilizzo della moneta elettronica nonché come usarla in sicurezza e consapevolezza dei propri diritti, evitando i possibili rischi. Si tratta della prima volta che in Italia una associazione dei consumatori spiega in termini chiari e comprensibili i pagamenti digitali e le grandi innovazioni che sempre più consumatori usano quotidianamente. E se la tecnologia contactless ha agevolato i pagamenti col telefonino (gli italiani che pagano il conto del ristorante o le bollette di casa con lo smartphone sono cresciuti del 63%) a rivoluzionare il mercato sarà l’architettura peer-to-peer che, a differenza del contactless, non si appoggia ai circuiti delle carte di credito permettendo di abbattere una volta per tutte le commissioni. I nuovi sistemi digitali, ovvero i “new digital payment”, sono cresciuti nel 2016 del 46%, attestandosi a 30,4 miliardi.
- In quali sedi, secondo lei, sarebbe più opportuno intervenire per aumentare la coscienza nazionale su un tema attuale qual è quello dei pagamenti online?
La piaga dell’analfabetismo finanziario in Italia, tra gli ultimi posti in Europa insieme a Spagna e Portogallo, è stata la causa principale della grande crisi di fiducia dei risparmiatori nei confronti del sistema bancario. Concetti come il risparmio, l’investimento, il tasso di interesse la diversificazione e la propensione al rischio dovrebbero essere studiati già nelle scuole primarie integrandosi negli ordinari programmi di studio. Associazioni come il Movimento Difesa del Cittadino fanno tanto nelle scuole e sui territori grazie alla rete di sportelli in tutta Italia, ma il gap da colmare su tutte le fasce di età è davvero enorme. La rivoluzione tecnologica nel settore dei pagamenti trainata dagli smartphone sta trasformando gradualmente il telefonino nel nostro salvadanaio e portafoglio usato sempre più spesso anche per gli acquisti in e-commerce. Shopping on line che non risente della crisi se pensiamo che secondo gli ultimi dati del Politecino di Milano il valore degli acquisti online da parte dei consumatori italiani raggiunge nel 2017 i 23,6 miliardi di euro, con un incremento del 17% rispetto al 2016. Nel 2017, gli acquisti online di Prodotti (pari a 12,2 miliardi) crescono del 28% e superano per la prima volta quelli di Servizi (+7%, 11,4 miliardi).
- Pagare in totale sicurezza, è davvero possibile?
Certamente, ma solo se si conoscono i propri diritti, i nuovi strumenti telematici per evitare addebiti illeciti e quei semplici accorgimenti per tutelarsi cui abbiamo dedicato una pillola informativa intitolata “Le regole d’oro per un acquisto on line in totale sicurezza”. Leggersi le condizioni di vendita e controllare che sul sito di e-commerce sia presente un codice di sicurezza internazionale: SSL (Secure Socket Layer) e SET (Secure Electronic Transaction) riconoscibili dalla certificazione e dal lucchetto che appaiono sulla schermata nell’indirizzo. Inoltre è importante controllare che il negozio on line abbia una sede fisica e non abbia giudizi negativi da parte degli altri webshoppers. Quanto alle carte di credito e debito fare sempre attenzione che il POS resti visibile durante la transazione ed attivare gli alert via sms anche per le spese sotto i 50 euro bloccando la carta in caso di furto, smarrimento o addebiti non riconosciuti. In caso di problemi non esitare a contattare uno sportello del Movimento che verificherà la rispondenza della vendita al Codice del Consumo e orienterà il consumatore nell’inoltro del reclamo, della eventuale procedura di conciliazione ovvero della segnalazione all’AGCOM ed alla denuncia alla Polizia Postale se necessarie.
- Moneta digitale: quali sono i benefici diretti e indiretti per il cittadino consumatore?
Chiariamo subito che il pagamento elettronico con l’utilizzo del POS è un diritto dei consumatori previsto dalla legge anche se oggi non sono previste sanzioni a carico dei commercianti che ne impediscono la fruizione obbligando all’uso del contante spesso da prelevare con lunghe file a introvabili bancomat che applicano anche commissioni sui prelievi. Con 3,2 POS ogni 100 abitanti l’Italia è tra le prime nazioni in Europa per diffusione dei terminali di pagamento elettronico. Il punto è capire se i cittadini conoscano effettivamente i vantaggi della moneta elettronica e se la distribuzione commerciale ne permetta effettivamente l’utilizzo o meno aggirando la legge. Per il consumatore oltre al risparmio di tempo, alla comodità, alla tracciabilità dell’acquisto in casi di reclamo o reso, ricordiamo che sempre più aziende collegano sconti e benefits di fidelizzazione del cliente che paga digitalmente potendo contare anche sul dilazionamento della somma se usa una carta di credito. In via indiretta agevolando i pagamenti digitali dei consumatori possiamo recuperare 160 miliardi di euro, pari a 10,5 punti percentuali di sommerso del Pil italiano.
- Lo scorso mese di settembre Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera preliminare al decreto per il recepimento in Italia della Direttiva PSD2 (la payment services directive emanata dall’UE) che entrerà in vigore il 13 gennaio. Come valuta la norma europea? Il provvedimento prevede l’adozione di un impianto normativo per i pagamenti digitali, in ambito europeo, allo scopo di accrescere l’innovazione e la trasparenza nel mercato dei pagamenti, aumentando, allo stesso tempo, la sicurezza delle transazioni effettuate via Internet e dell’accesso ai conti dei clienti. Intravede dei vantaggi per i cittadini? Il consumatore verrà davvero messo “al centro della transazione” come nelle intenzioni del legislatore?
Si tratta di una norma importante, che mette l’Italia finalmente al passo dell’Europa sui pagamenti elettronici, con nuove tutele e garanzie per i consumatori. Ho partecipato personalmente ai lavori del Comitato Italiano Pagamenti di Bankitalia in rappresentanza dei consumatori e posso dire che la PSD2 estende l’ambito di applicazione della disciplina in termini di trasparenza e ed apre al mondo, oggi ignoto all’Italia, dell’open banking ed allo sviluppo di servizi basati su API attraverso cui migliaia di realtà operanti nel Fintech stanno profondamente innovando i rapporti con i clienti. Particolarmente positiva per i consumatori la riduzione da 150 a 50 euro della franchigia che un cliente potrà essere obbligato a pagare nel caso di operazione non autorizzata connessa a carte smarrite o rubate, salvi i casi in cui il pagatore abbia agito dolosamente o con negligenza grave, nel qual caso il meccanismo della franchigia non opererà.