Grazie anche alle segnalazioni pervenute dai consumatori infuriati e trasmesse dal Movimento Difesa del Cittadino all’Antitrust, è partito un nuovo procedimento nei confronti di Eni Gas e Luce spa. Ne dà comunicazione il Movimento Difesa del Cittadino, ricordando che l’AGCM aveva già sanzionato ENI nel 2016 per complessivi € 3.60.000,00 per inadeguata gestione delle istanze e delle comunicazioni dei clienti finali, riguardanti la fatturazione dei consumi di elettricità e/o gas naturale -in particolare, la fatturazione di importi erronei o non correttamente stimati, l’emissione e le modalità di pagamento di fatture di importi anormalmente elevati, nonché nei malfunzionamenti del processo di fatturazione e recapito-, a fronte del contemporaneo avvio o prosecuzione delle attività di riscossione (sollecito, messa in mora e distacco, talvolta senza preavviso) delle fatture oggetto di tali istanze e comunicazioni.
Nonostante la precedente sanzione del giugno scorso, il Movimento Difesa del Cittadino ha continuato a ricevere i reclami dei consumatori vittime di pratiche commerciali scorrette analoghe a quelle già sanzionate, segnalandole comunque all’Antitrust che, di fronte a tali ulteriori incredibili abusi ai danni degli utenti domestici, ma anche condomini, non ha potuto far altro che avviare un nuovo procedimento per sanzionare la recidiva.
Emblematico il caso di un piccolo Condominio di di Benevento che si è visto recapitare una bolletta gas “mostre” di € 40.435,18, con un conguaglio dal 2010 al 2017 ed un consumo errato, per la mancanza di letture effettive del contatore, fortunatamente annullata da Eni dopo il reclamo a causa di: “un mancato allineamento delle letture dei sistemi di fatturazione per una anomalia tecnica”. Il problema è che non solo la bolletta non è stata mai stornata, ma agli sfortunati condomini ne è stata recapitata una seconda di € 13.304,86 anch’essa con un consumo non corrispondente a quello effettivo ma stavolta con la minaccia di distacco alle famiglie che rischiano di passare il capodanno al gelo.
“Una nuova indagine per la violazione del Codice del Consumo, che la dice lunga sulla situazione drammatica degli utenti, sopratutto del gas, alle prese con consumi stimati, letture spesso farlocche, conguagli pluriennali ed un deficit di tutele reali a fronte di una regolazione tecnicistica ed incomprensibile ai più da parte dell’Autorità per l’energia”,commenta il Presidente Nazionale del Movimento Difesa del Cittadino Francesco Luongo.
“Garanzie del tutto vanne e rimaste per lo più sulla carta – continua Luongo – come l’obbligo di risposta motivata ai reclami dei clienti, ad oggi, solo in parte compensate dall’azione quotidiana dei pochi di volontari delle associazioni dei consumatori con pochi mezzi e risorse, dalle multe dell’Antitrust e persino dal Parlamento, costretto a furor di popolo e di piccole e medie imprese, a varare una norma specifica nell’ultima Legge di Bilancio per contrastare la pratica dei superconguagli che sta mettendo in ginocchio famiglie ed aziende”.
L’emendamento approvato prevede che per le bollette di luce, gas e acqua, il diritto al pagamento del corrispettivo si prescriva entro due anni. Per i contratti di energia elettrica il termine vale sia nei rapporti tra consumatore e venditore, ma anche tra distributore e venditore.
“Le nuove norme però, dovrebbero entrare in vigore entro marzo, si attueranno subito per le bollette elettriche non ancora scadute”, conclude Luongo, “mentre purtroppo si potranno applicare alle fatture del gas solo tra un anno (purché abbiano scadenza successiva al primo gennaio 2019) e all’acqua tra due (scadenza di pagamento dopo il primo gennaio 2020)”.
Il Movimento Difesa del Cittadino ricorda che i propri sportelli sono a disposizione degli utenti per l’invio di ulteriori segnalazioni e reclami sul sito www.difesadelcittadino.it