Scorretto e ai limiti della truffa Il comportamento dei produttori e venditori soprattutto della grande distribuzione che fingono i prezzi bloccati sui prodotti e stanno riducendo le confezioni. E’ quanto denuncia il Presidente del Movimento Difesa del Cittadino Francesco Luongo dopo la scoperta del fenomeno detto shrinkflation, dall’unione di shrinkage (contrazione) e inflation (inflazione), analizzato dall’Ons, l’istituto di statistica inglese, che ha denunciato il diffondersi incontrollato di questo nuovo escamotage.
Diverse imprese produttrici non intervengono più sui listini per non dare al consumatore la percezione di aver aumentato i prezzi, ma in realtà lo hanno fatto riducendo le quantità del prodotto.
Esempi sono i pacchi di fazzoletti al cui interno ne troveremo 9 anziché 10, lattine di bibite che passano da 33 ml a 25 ml, tubetti di dentifricio che scendono da 100 ml a 75, rotoli di carta igienica che da 250 ‘strappi’ si riducono a 230.
Purtroppo l’ISTAT ha accertato che questa tecnica è diffusa anche in Italia denuncia l’Associazione e, secondo le rilevazioni viene applicata soprattutto su alcuni prodotti come zuccheri, confetture, miele, cioccolato e dolciumi. Dal 2012 al 2017 i rilevatori comunali hanno registrato un cambio di quantità per 1405 prodotti su un totale di 600 mila e nell’83% degli oltre 700 casi nei quali il peso è diminuito, si è registrato un aumento del costo relativo, e solo nel 17% dei casi la riduzione della quantità offerta è stata accompagnata dalla riduzione del prezzo.
Il Movimento Difesa del Cittadino avrà i fari puntati sul fenomeno e denuncerà i casi scorretti all’Antitrust.