Soddisfazione per la sanzione di 3,2 milioni di euro irrogata dall’Antitrust a Telecom, Vodafone e WindTre per le minacce di iscrizione alla inesistente banca dati dei morosi Simoitel viene espressa dal Movimento Difesa del Cittadino.
L’Associazione di consumatori si è battuta con forza sin dall’inizio di questa ulteriore pratica commerciale scorretta ai danni dei consumatori nel lontano 2016 affinché fosse sanzionata da parte non solo dell’AGCM ma anche del Garante Privacy e dell’AGCOM.
Per il Presidente Nazionale di MDC Francesco Luongo <<si tratta di uno dei casi più eclatanti di violazione del Codice del Consumo ai danni di clienti qualificati ingiustamente quali “morosi intenzionali” in totale assenza sia della banca dati che dei presupposti previsti dal Garante della Privacy nel provvedimento n. 523/15. Colpisce inoltre che la condotta sanzionata sia stata scientemente concordata dalle compagnie telefoniche operatori addirittura in sede ASSTEL, come emerso dagli accertamenti dell’Autorità>>.
A nulla sono valsi gli appelli e le diffide di MDC agli operatori costringendo l’associazione a richiedere l’apertura dell’istruttoria da parte dell’AGCM che ha finalmente ha stroncato un comportamento platealmente scorretto e finalizzato a sfruttare la minaccia di fare ricorso a uno strumento previsto nei confronti dei morosi intenzionali (ma non ancora attivo), per esercitare un indebito condizionamento nei confronti dei consumatori a prescindere dalle cause effettive della morosità.
<<Il mercato della telefonia si conferma una vera e propria giungla per i consumatori italiani – conclude Luongo – alle prese con abusi di ogni genere ai danni dei cittadini come nel caso delle bollette a 28 giorni, della fatturazione di servizi non richiesti e persino dei modem obbligatori appioppati a ignari clienti del cui costo se ne accorgeranno solo in bolletta>>.