<<Guardiamo con grande interesse al consolidamento in atto nel mercato dei pagamenti digitali ed a quanto sta accadendo in Italia dopo la più grande IPO del 2018 promossa da NEXI con richieste di sottoscrizione per oltre 5,7 miliardi le cui azioni debuttano oggi a Piazza Affari anche per gli investitori>>.
Questo quanto dichiarato da Francesco Luongo, Presidente del Movimento Difesa del Cittadino, associazione molto attiva sul tema dei pagamenti digitali. Oltre alle carte di pagamento tradizionali, i consumatori italiani sembrano gradire sempre di più anche i pagamenti con Smartphone, avvicinandosi con meno diffidenza ai nuovi strumenti come ApplePay, Samsung Pay e GooglePay.
Sul mercato dei pagamenti innovativi e della tutela dei consumatori, in pochi anni è stato possibile passare dallo shopping con carte di credito e bancomat utilizzando il POS a quello con il semplice tocco del proprio cellulare o addirittura del proprio SmartWatch, uno dei prodotti più innovativi dell’ultima rivoluzione nei digital payments, lanciato proprio dalla Italiana Nexi in collaborazione con Garmin.
Come emerso nel recente report Cashless Society Index 2018 dello Studio Ambrosetti, l’Italia resta nelle retrovie del ranking europeo, 23ma su 28 Paesi, ma si registra un lieve miglioramento nella velocità con cui il Paese si sta muovendo con riferimento alla crescita delle transazioni pro-capite con carte, che aumenta da 7,1 a 8,4. Si tratta di una vera e propria industria che coinvolge 1.600 aziende e attiva 11,7 miliardi di Euro di fatturato, 8,2 miliardi di Euro di valore aggiunto e 21.000 occupati.
Non è un caso, sottolinea l’associazione di consumatori, che pur nella crisi del commercio retail tradizionale, il 24% degli investimenti degli operatori nel 2018 sono stati focalizzati sui sistemi di accettazione dei pagamenti innovativi, come quelli di cassa evoluti e mobile POS per migliorare la customer experience.
Per accelerare lo sviluppo tecnologico dei digital payments, e la loro sempre maggiore diffusione, occorre investire maggiormente nella comunicazione ai consumatori, soprattutto nella garanzia della sicurezza delle transazioni che riduca le sacche di diffidenza dei cittadini che devono poter rivendicare in ogni momento il proprio diritto a pagare, non più solo attraverso il contante, ma anche con la moneta elettronica.