Una norma regolamentare senza sanzione.
E’ questo in sintesi quello che ha stabilito la sesta Sezione del Consiglio di Stato, a proposito del contestatissimo Regolamento AGCOM sul diritto d’autore, che era stato impugnato dal Movimento di difesa dei Consumatori (MDC) e dall’Associazione di provider indipendenti ASSOPROVIDER.
Il massimo Organo Amministrativo ha accolto due dei motivi articolati dalla difesa delle due Associazioni, rappresentata dagli Avvocati Fulvio Sarzana di Sant’Ippolito e Maria Sole Montagna, dello Studio legale di Roma, Sarzana e Associati, confermando però la legittimità del Regolamento.
In particolare i Giudici di Palazzo Spada hanno annullato il Regolamento nella parte in cui lo stesso provvedimento dispone sanzioni a carico
di chi non ottempera agli ordini dell’Autorità, ciò in quanto non essendo presenti tali sanzioni nella normativa primaria, non può essere concesso ad una Autorità Amministrativa indipendente, di ipotizzarne, perché tale attività è riservata al legislatore primario.
In pratica AGCOM non ha poteri sanzionatori espliciti previsti dalla legge nella materia del diritto d’autore.
Ciò significa ad esempio che l’Autorità non ha poteri sanzionatori nei confronti dei provider o dei titolari dei siti né ha potestà di segnalare all’Autorità giudiziaria il comportamento di chi non ottempera.
Soddisfazione da parte del Movimento Difesa del Cittadino che, per bocca del Presidente Nazionale Francesco Luongo, sottolinea “come il diritto di cittadinanza in rete, nonché il diritto di espressione, va salvaguardato da ogni tentativo di compressione, anche e soprattutto da parte della pubblica amministrazione, che deve agire nel rispetto dei valori costituzionali e delle norme primarie, da cui non si può assolutamente prescindere”
Soddisfazione è stata espressa anche dal Presidente di ASSOPROVIDER, Dino Bortolotto che ha così commentato:
“ Il Consiglio di Stato accoglie due dei motivi di ricorso avverso il Regolamento AGCOM sul diritto d’autore che ASSOPROVIDER insieme al Movimento di difesa del Cittadino ha presentato al Consiglio di Stato, dando ragione ai provider, non c’è alcuna norma che preveda al possibilitàà di sanzionare pecuniariamente siti internet o internet service provider, nella materia del diritto d’autore sul web”.