Al momento stai visualizzando Gli usurai non fanno sconti. E c’è chi chiede tassi del 200%

E’ di pochi giorni fa la notizia di un importante giro di usura sgominato dalla forze dell’ordine nell’ennese: gli arrestati – indagati tra l’altro per estorsione, autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, emissione di fatture false e dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti – prestavano inoltre soldi a imprenditori locali in grave crisi di liquidità per l’emergenza Covid-19, arrivando a chiedere un tasso di interesse del 200% l’anno.

Dalle indagini sarebbe emerso che, una volta concesso il prestito ed obbligata la vittima al pagamento mensile di altissimi interessi, alle prime difficoltà degli imprenditori nel rispettare i versamenti periodici, gli strozzini li avrebbero costretti a cedere, a titolo di garanzia, le proprie quote societarie, sia in modo occulto sia attraverso la loro formale acquisizione, dietro però pagamenti fittizi. 

In altri casi la concessione del prestito veniva invece subordinata, sin dall’inizio, all’acquisizione delle quote societarie a titolo di garanzia ed alla conseguente pretesa, per la restituzione del prestito e degli interessi, di una parte dei ricavi aziendali. Se poi le attività o i ricavi delle aziende non erano sufficienti a garantire il pagamento degli interessi e la restituzione del capitale, veniva richiesto alle vittime, quale garanzia aggiuntiva, il rilascio di cambiali firmate “in bianco”, così da prolungare il più possibile, anche con violenza e minacce, l’attività usuraria.

Le vittime quindi venivano completamente fagocitate dal sistema criminoso, non disponendo più di strumenti né ricavi leciti per far fronte alle richieste sempre più ingenti di interessi e pagamenti mensili.

Si tratta purtroppo di un caso tutt’altro isolato come denunciano anche i Comitati di solidarietà per le vittime di usura, dai cui studi (tesi alla disamina e alla delibera
sulle domande di accesso ai benefici del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell’usura) emerge un aumento esponenziale, negli ultimi due anni, dei reati di usura.

Dati allarmanti che non possono lasciare indifferenti e che vedono dunque impegnato, in prima fila, al fianco delle vittime e dei cittadini, il Movimento difesa del Cittadino. Attraverso il progetto “Liberiamoci”, la nostra Associazione vuole infatti combattere il fenomeno dell’ sovraindebitamento e dell’usura, informando dell’esistenza di strumenti garantiti dallo Stato (Legge 3/2012 “Legge salva suicidi” in caso di sovraindebitamento e il D.P.R 455/1999, modificato dalla Legge 10/2011 in caso di usura; Leggi 108/96 e 44/99, accordo quadro rinnovato lo scorso novembre 2021) in grado di offrire un valido aiuto a chi, caduto nella trappola dell’usura, non sa come uscirne.

 

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Newsletter curata da Help Consumatori nell’ambito del progetto “LIBERIAMOCI – Prevenzione e contrasto dell’usura e del sovraindebitamento”, finanziato dalla Regione Campania con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali ai sensi degli artt. 72 e 73 del D.Lgs. 117/2017 – Codice del Terzo Settore – realizzato da MDC in partenariato con SOS Impresa Rete per la Legalità Campania.