Roma, 25 ottobre – “Se i nuovi decreti legislativi varati dal governo serviranno davvero ad aiutare i piccoli contribuenti vessati da un fisco forte con i deboli e debole con i forti sicuramente il nostro sostegno alla riforma varata dall’esecutivo non mancherà, ma stavolta attendiamo i fatti e non ci fermeremo a commentare gli annunci”. E’ questa la posizione del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) espressa del portavoce nazionale, Francesco Luongo, che analizza luci ed ombre dei due decreti legislativi approvati dal Cdm che riscrivono il calendario delle scadenze tributarie e aggiornano lo Statuto del contribuente. “Da anni – spiega Luongo – denunciamo la grave crisi di un fisco che a fine 2022 non riesce a riscuotere 1.153 miliardi di euro accumulati dal 2000 dai vari debitori dell’Erario – quasi 23 milioni di contribuenti per lo più di imprese spesso fallite e non certo di semplici cittadini. Per non parlare dell’elusione fiscale delle multinazionali: solo nel 2018 la perdita di gettito fiscale per le casse dello Stato italiano è pari a circa il 20% delle entrate totali: ogni 5 euro raccolti il nostro Paese ne perde 1”. “Tuttavia MDC ritiene positivo che il governo intenda rilanciare lo Statuto del contribuente troppo spesso rimasto lettera morta. Altrettanto importante è dare un minimo di chiarezza alla razionalizzazione delle scadenze fiscali tra cui quella delle dichiarazioni al 30 settembre (con l’eccezione del 770 il cui termine resta al 31 ottobre e dell’Iva che resta ad aprile) – chiarisce ancora Luongo -. Utilissima, inoltre, per i cittadini l’autotutela obbligatoria che lo schema di decreto legislativo prevede espressamente contro le cosiddette ‘cartelle pazze’ con il dovere per l’amministrazione finanziaria di procedere in tutto, o in parte, all’annullamento di atti di imposizione o alla rinuncia all’imposizione, senza necessità di istanza del contribuente, anche in pendenza di giudizio o per atti definitivi, nei casi di manifesta illegittimità dell’atto o dell’imposizione”. E ancora il portavoce nazionale del Movimento Difesa del Cittadino ritiene, nell’ottica di “arginare gli accertamenti sbagliati che spesso colpiscono i piccoli contribuenti, molto vantaggiosa l’estensione del contraddittorio ‘informato ed effettivo’ a tutti gli atti impositivi e sanzionatori relativi a tributi anche locali”. “Perplessità e serio pessimismo, invece, sul futuro Garante Nazionale dei Contribuenti che dovrebbe nominare il Mef e che per l’associazione di consumatori rischia di fare la fine del Garante dei Prezzi in termini di efficacia a tutela dei cittadini. Infine non è chiaro che fine farebbero i Garanti già nominati da anni in ogni Regione dal Presidente della Commissione Tributaria Regionale che hanno prodotto ben poco a tutela dei contribuenti”, conclude Luongo.