Roma, 2 novembre – “A quattro anni dall’istituzione del Fondo nazionale per l’efficienza energetica, solo 2,8 milioni di euro, sui 310 stanziati, sono stati erogati per il finanziamento di progetti di efficientamento o di riduzione dei consumi di energia, un fallimento che deve indurre il Mase a modificare integralmente la misura estendendola anche alle famiglie o almeno ai condomini”. E’ quanto dichiara Francesco Luongo, portavoce nazionale del Movimento Difesa del Cittadino a commento della delibera della Corte dei Conti n. 26/2023/CCC che ha sostanzialmente certificato il flop della iniziativa richiedendo specifici correttivi al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) e a Invitalia. “Particolarmente deludente – spiega Luongo – la quasi inesistente richiesta di fondi da parte delle Pubbliche amministrazioni a cui, insieme alle imprese Esco (Energy Service Companies), era destinata la misura. Per il Movimento Difesa del Cittadino i correttivi proposti dalla Corte dei Conti non scardineranno il sostanziale disinteresse per le agevolazioni attestato dalle sole 73 domande presentate di cui addirittura soltanto 26 deliberate positivamente. Trattandosi di risorse pubbliche finalizzate al risultato di una maggiore efficienza energetica del Paese, l’Associazione di consumatori – conclude il portavoce MDC – chiede una radicale modifica della norma istitutiva che, in materia di riqualificazione energetica degli edifici, ampli la platea dei beneficiari alle famiglie o almeno ai condomini”.