Roma, 7 novembre – La circolare esplicativa emessa ieri dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che consentirà ai Comuni di muoversi rapidamente per risolvere la carenza dei taxi sulle strade italiane “è sulla buona strada, si tratta di un primo passo nella giusta direzione. Resta però il fatto che le misure indicate sono insufficienti e temporanee, in particolare per le grandi città, dove si registrano gravi carenze nel servizio taxi, con pesanti disservizi per i cittadini”. Così Antonio Longo, Presidente del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) commenta la circolare Mimit-Mit che consente ai Comuni di rilasciare, in via sperimentale, licenze aggiuntive a chi è già titolare di una licenza di taxi per fronteggiare lo straordinario incremento della domanda legato a grandi eventi o a eccezionali flussi di presenze turistiche. “Torniamo quindi a chiedere che il governo metta in campo un intervento che scardini il corporativismo e realizzi una vera liberalizzazione del settore aprendo alle piattaforme di ‘ride-hailing’, come Uber. Non certo nella formula attuale, però. In Italia, infatti, diversamente dai principali Paesi europei Uber è riuscito soltanto, lo scorso luglio, a firmare un accordo con la Cooperativa 3570, che ne utilizza la piattaforma unicamente come strumento aggiuntivo per prenotare auto già esistenti. Una soluzione di cui beneficia esclusivamente la categoria dei taxi”, evidenzia Longo. “Occorre invece favorire l’apertura alle piattaforme di ‘ride-hailing’, come Uber, appunto, che mettono in strada un reale servizio aggiuntivo di auto, ovviamente regolate e controllate come avviene nelle altre grandi capitali europee. Al governo chiediamo coraggio”, conclude il Presidente di MDC.