“È fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza sull’uso sicuro e consapevole dei pagamenti digitali. Questo include la necessità di rafforzare la cybersecurity e proteggere i dati dei clienti, non solo da parte dei player tradizionali come banche e istituti di pagamento, ma anche dei nuovi operatori, i cosiddetti TPP (Third Party Payment Services Provider)”. Lo afferma l’avvocato Francesco Luongo, esperto dell’associazione Movimento Difesa del Cittadino (MDC), commentando il rapporto della community “Cashless Society” di The European House – Ambrosetti. Luongo sottolinea che “l’attesa per la nuova Direttiva PSD 3, in vigore solo dal 2026, non deve rallentare il nostro impegno nella protezione dei consumatori”. Il Movimento Difesa del Cittadino, anche grazie al nuovo progetto TRIS Recupero³, finanziato dal MIMIT, si impegna a sostenere e promuovere iniziative volte a incrementare l’alfabetizzazione digitale tra i cittadini e a garantire un alto livello di sicurezza e protezione dei dati personali, fondamentali per una transizione efficace e sicura verso una società cashless.
In un mondo sempre più digitale, quindi, l’Italia compie passi significativi verso l’adozione dei pagamenti digitali, come evidenziato dall’ultimo rapporto di The European House Ambrosetti. Sebbene il nostro Paese si confermi tra le 30 economie con la più alta incidenza del contante nel Cash Intensity Index (CII), è incoraggiante notare un avanzamento di quattro posizioni nel CII, raggiungendo il ventunesimo posto, il migliore mai registrato fino ad ora.
L’aumento della preferenza per i pagamenti digitali è guidato in particolare dai pagamenti innovativi, come i digital wallet e le transazioni peer-to-peer (P2P), i quali hanno visto un aumento dal 2% al 10,7% negli ultimi cinque anni. Oltre tre italiani su cinque hanno incrementato l’utilizzo dei pagamenti digitali rispetto all’anno precedente, e più della metà della popolazione esprime il desiderio di ridurre l’utilizzo del contante nei prossimi anni. La comodità e la velocità sono i principali fattori che spingono tre italiani su cinque verso il cashless, con un’adozione particolarmente elevata tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni, che utilizzano i pagamenti digitali con una frequenza del 63,4%.