Al momento stai visualizzando Energia: MDC, monitoraggio Antitrust conferma una situazione disastrosa per i consumatori

“Quanto accertato dall’Antitrust conferma quanto sia indispensabile un intervento urgente del Governo per regolamentare nuovamente il settore e proteggere i cittadini. La piena liberalizzazione del mercato elettrico programmata per luglio 2024 va rinviata almeno a dicembre ed è fondamentale sospendere il telemarketing selvaggio nell’energia, come proposto dalle associazioni dei consumatori in Commissione Parlamentare Attività Produttive”. Così Francesco Luongo, esperto e portavoce dell’associazione Movimento Difesa del Cittadino (MDC), commentando la delibera dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – Antitrust –  di effettuare 13 interventi di moral suasion nei confronti delle società Illumia, Jen Energia, Dolomiti Energia, Axpo Italia (Pulsee Luce & Gas), Ajo’ Energia, Acea Energia, Ecom-Energu Comune, Agsm Aim Energia, Hera Comm, Wekiwi, Omnia Energia, Semplice Gas & Luce, E.On Energia perché le offerte pubblicizzate online non sono risultate pienamente conformi alla disciplina a tutela del consumatore.

Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) esprime profonda preoccupazione per la situazione disastrosa nel mercato libero dell’energia, con l’approssimarsi della liberalizzazione totale anche del settore elettrico prevista a partire dal primo luglio. Il monitoraggio svolto dall’Antitrust sulle offerte commerciali delle principali società di vendita di energia elettrica e gas ha evidenziato gravi criticità. L’Autorità ha riscontrato mancanza di trasparenza e completezza nelle informazioni promozionali, soprattutto riguardo le componenti economiche e i claim ambientali.

La proposta delle associazioni sul rinvio della liberalizzazione del mercato elettrico e della sospensione del teleselling “prevede che in caso di contratti non richiesti conclusi anche a distanza (teleselling) disconosciuti dal consumatore finale, si deve prevedere l’esonero dall’obbligo di fornire qualsiasi prestazione corrispettiva nelle forme e nelle modalità previste dall’art.66 quinques del codice del consumo e il diritto ad ottenere il pagamento di una penale pari al 10 per cento dell’ammontare contestato e non dovuto e, comunque, per un importo non inferiore a 100 euro Solo così potremo garantire un mercato energetico trasparente e rispettoso dei diritti dei consumatori”, puntualizza Luongo.