Le procedure possono risultare macchinose per molti utenti. C’è il rischio che la digitalizzazione possa escludere intere fasce generazionali.
Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) interviene sulla sperimentazione dell’APP IO partita lunedì su un campione selezionato di cittadini, che permetterà agli utenti di caricare e avere a disposizione la propria patente digitale direttamente sullo smartphone. La possibilità di avere a portata di mano tutti i propri documenti, inclusa la patente, rappresenta un significativo passo avanti verso una maggiore comodità e sicurezza per i cittadini, evidenzia MDC. Inoltre, prosegue l’associazione, questo sviluppo non solo facilita l’accesso immediato ai documenti personali, ma contribuisce anche a ridurre la necessità di portare con sé documenti fisici, diminuendo il rischio di smarrimento e furto.
Tuttavia, non mancano le criticità per MDC. L’accesso alla APP IO risulta macchinoso, con procedure di autenticazione che possono risultare complicate per molti utenti. La necessità di utilizzare SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta d’Identità Elettronica) per l’accesso può rappresentare una barriera significativa, specialmente per le fasce di popolazione meno abituate all’uso di strumenti digitali avanzati. Un altro aspetto fondamentale da considerare è il rischio che la digitalizzazione, se non accompagnata da continue ed efficaci campagne informative, possa escludere intere fasce generazionali.
A questo proposito, l’avvocato Francesco Luongo, esperto del Movimento Difesa del Cittadino, ha dichiarato: “La digitalizzazione rappresenta un’opportunità straordinaria per semplificare la vita dei cittadini, ma deve essere accompagnata da una forte azione di alfabetizzazione digitale. Senza un adeguato supporto e formazione, rischiamo di lasciare indietro non solo le fasce più deboli, ma anche una parte considerevole della popolazione che non ha familiarità con queste tecnologie. È cruciale che vengano implementate campagne informative efficaci per garantire che tutti i cittadini possano beneficiare dei vantaggi della digitalizzazione”.Secondo gli ultimi dati ufficiali dell’ISTAT, nel 2021 poco meno della metà delle persone di età compresa tra 16 e 74 anni residente in Italia possedeva competenze digitali almeno di base (45,7%). Questo dato colloca l’Italia al quartultimo posto nella graduatoria europea, evidenziando un ritardo significativo rispetto ad altri paesi.
Il Movimento Difesa del Cittadino è impegnato da mesi in un’importante campagna di educazione ed informazione sui temi della transizione digitale con il progetto TRIS Recupero finanziato dal MIMIT, invita le istituzioni a considerare l’importanza di una strategia di inclusione digitale che preveda non solo l’implementazione di nuove tecnologie, ma anche un programma di educazione e supporto per i cittadini con il coinvolgimento diretto delle associazioni dei consumatori nei territori. Solo in questo modo sarà possibile garantire che la digitalizzazione non diventi una nuova forma di esclusione, ma un vero strumento di inclusione e progresso per tutti.
MDC ricorda che la seconda fase della sperimentazione, con un numero maggiore di utenti, avrà luogo tra settembre e ottobre 2024. Da gennaio 2025, poi, IT Wallet sarà disponibile per tutti i cittadini maggiorenni. Lo scopo dell’iniziativa è permettere l’accesso al portafoglio digitale a tutti gli italiani maggiorenni – circa 44,5 milioni – che potranno scaricare o aggiornare l’app IO attivando la funzionalità IT Wallet e ottenendo le versioni digitali di patente, carta europea della disabilità e tessera sanitaria. Da gennaio 2025, sarà possibile aggiungere e conservare in versione digitale anche la tessera elettorale, il passaporto e i titoli di studio. Al momento, secondo le fonti ufficiali, l’app IO è stata installata da poco più di 39 milioni di persone.