Energia: MDC, “le nuove regole proposte dalla Commissione Ue su emissioni dei veicoli pesanti non bastano”
Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) ha presentato alla Commissione Europea il proprio parere sulla nuova proposta di Regolamento per la determinazione delle emissioni di CO₂ e del consumo di carburante dei veicoli pesanti. La proposta mira a includere veicoli alimentati a idrogeno e altre tecnologie innovative, introducendo metodologie aggiornate per la valutazione delle emissioni. MDC accoglie con favore questa iniziativa della Commissione, ma non basta. È fondamentale che le politiche dell’UE offrano un maggiore sostegno all’adozione dell’idrogeno, un passo cruciale per ridurre l’impatto ambientale del trasporto pesante.
“L’associazione suggerisce alla Commissione UE diverse misure per migliorare il regolamento in essere, come incentivare l’uso dell’idrogeno attraverso misure fiscali e sussidi, sviluppare una rete capillare di stazioni di rifornimento di idrogeno, garantire trasparenza e accessibilità dei dati delle simulazioni, affidare la verifica delle simulazioni a enti indipendenti, promuovere la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie per le batterie, stabilire norme chiare per il riciclo delle batterie, uniformare le procedure di certificazione in tutta l’UE e offrire supporto tecnico e finanziario ai produttori di tecnologie innovative”, sottolinea l’avvocato Francesco Luongo, esperto di MDC e autore del parere presentato alla Commissione Europea.
Il trasporto pesante è un settore vitale per l’economia, ma rappresenta anche una delle principali fonti di inquinamento. In Italia, i mezzi pesanti sono responsabili di oltre il 25% delle emissioni di CO₂ nel settore dei trasporti. A livello europeo, questa cifra sale al 30%. Secondo gli ultimi dati, in Italia le emissioni di CO₂ dai mezzi pesanti hanno raggiunto circa 50 milioni di tonnellate nel 2023, mentre in Europa le emissioni dal trasporto su strada superano i 900 milioni di tonnellate all’anno. MDC evidenzia l’importanza di integrare il trasporto su strada con quello ferroviario per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza logistica e proseguirà il proprio impegno in materia di sostenibilità che la vede protagonista nell’ambito del Progetto TRIS Recupero con il sostegno del MIMIT.