Al momento stai visualizzando Economia circolare: MDC, senza il coinvolgimento dei cittadini l’Italia rischia di perdere il primato

E’ fondamentale aumentare la consapevolezza e promuovere pratiche sostenibili a livello individuale

Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC), manifesta una cauta soddisfazione rispetto ai risultati evidenziati nel Sesto Rapporto sull’Economia Circolare in Italia, curato dal Circular Economy Network in collaborazione con ENEA. Il rapporto fotografa lo stato dell’arte dell’economia circolare nel nostro Paese e lo confronta con le altre cinque maggiori economie dell’Unione Europea (Francia, Germania, Italia, Polonia e Spagna). Anche attraverso l’uso dei nuovi indicatori elaborati dalla Commissione europea, l’Italia si conferma leader con un punteggio di 45, seguita dalla Germania (38), Francia (30) e da Polonia e Spagna (entrambe a 26). L’Italia eccelle particolarmente nella gestione dei rifiuti, con un tasso di riciclo dei rifiuti di imballaggio che ha raggiunto il 71,7%, ben 8 punti percentuali al di sopra della media UE, che si attesta al 64%. Nel riciclo dei rifiuti urbani, l’Italia ha registrato una crescita del 3,4% tra il 2017 e il 2022, raggiungendo il 49,2%, un dato che supera di poco la media dell’UE del 48,6%. Nonostante questi buoni risultati, è importante sottolineare che la Germania continua a guidare questa classifica con un notevole tasso di riciclo del 69,1%, secondo lo studio.

Il Movimento Difesa del Cittadino accoglie con favore questi dati, riconoscendo i progressi significativi fatti dal Paese, ma sottolinea che resta ancora molto da fare per consolidare questi successi. L’Italia ha dimostrato di essere un Paese leader nell’economia circolare, ma per mantenere e migliorare questa posizione è necessario un impegno ancora maggiore, soprattutto nel coinvolgimento dei cittadini. Nonostante i risultati incoraggianti, il Movimento Difesa del Cittadino ritiene che sia urgente fare di più. Innanzitutto, è fondamentale aumentare la consapevolezza dei cittadini sull’importanza dell’economia circolare e promuovere pratiche sostenibili a livello individuale. Inoltre, è necessario incoraggiare l’adozione di comportamenti orientati al contrasto dello spreco e del consumismo, favorendo l’uso prolungato dei prodotti, la loro riparazione e il riutilizzo, ed è cruciale migliorare la qualità del riciclo e garantire un più ampio utilizzo delle materie prime seconde, cioè quelle derivate dal riciclo.

MDC sottolinea l’importanza di coinvolgere maggiormente le comunità locali nella lotta contro l’inquinamento e nella promozione di uno stile di vita sostenibile. È necessario potenziare le campagne di comunicazione per sensibilizzare i cittadini su come possono contribuire quotidianamente all’economia circolare.

L’Associazione attraverso iniziative come il progetto TRIS Recupero https://www.difesadelcittadino.it/portfolio-item/progetto-tris/ , finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), ha promosso una capillare campagna di informazione e monitoraggio nei territori sulla economia circolare che porterà a redigere una vera e propria mappa delle best practice. I feedback ricevuti evidenziano la necessità di semplificare le complessità burocratiche che ancora oggi rallentano il passaggio all’economia circolare. È essenziale, inoltre, implementare incentivi o agevolazioni che favoriscano l’efficienza energetica e il risparmio di risorse nelle produzioni industriali, contribuendo così a ridurre gli impatti ambientali del ciclo produttivo.