Al momento stai visualizzando BCE: MDC, il ribasso dei tassi è una boccata d’ossigeno per milioni di famiglie ma l’allarme sovraindebitamento resta

Il Movimento Difesa del Cittadino da anni lancia l’allarme sovraindebitamento

La decisione della Banca Centrale Europea (BCE) di tagliare i tassi di interesse al 3,5% rappresenta una boccata di ossigeno per milioni di famiglie alle prese con il carovita e l’autunno caldo di bollette energetiche in decollo verticale e spese scolastiche in aumento. E’ questa la posizione del Movimento Difesa del Cittadino (MDC), che sottolinea l’impatto devastante che hanno avuto sui portafogli delle famiglie due anni di continui aumenti dei tassi. Dopo diversi anni di aumenti continui, che hanno pesato molto sulle famiglie italiane, questo taglio rappresenta un segnale positivo per chi ha un mutuo con tassi fissi e variabili. Si prevede che entro dicembre o nella prima metà del 2025 ci saranno ulteriori riduzioni dei tassi, mirate a raggiungere il 2,5%, lasciando margini per stimolare l’economia.

Per un mutuo a tasso variabile da 150.000 euro della durata di 25 anni, la spesa annua è aumentata di 4.380 euro rispetto al 2021, con una rata mensile che è cresciuta di 365 euro. Per un mutuo di 125.000 euro, la rata mensile è aumentata di 270 euro, con un costo annuo aggiuntivo di 3.240 euro. I nuovi mutui a tasso variabile, nel 2023, hanno superato il 6%, rispetto allo 0,6% di fine 2021. La media attuale si attesta al 3,67%, il che significa che per un prestito da 150.000 euro a 20 anni la rata è di 1.180 euro al mese, con un incremento di 515 euro (+77,4%) rispetto ai 665 euro di due anni fa. Con il lieve ribasso stabilito dalla BCE, il tasso sui mutui del 3,44% rispetto al 5% dello scorso anno potrebbe calare ancora al 3,20%. Su un mutuo di 25 anni da 200 mila euro la FABI stima un risparmio di oltre 70mila euro. Positivo l’impatto anche sui tassi del credito al consumo che dopo la fiammata del 2024 con livelli del 14% potrebbero scendere all’8,25%.

Il Movimento Difesa del Cittadino da anni lancia l’allarme sovraindebitamento. In Italia, su 25,7 milioni di famiglie, circa 3,5 milioni hanno un mutuo, e 6,8 milioni di cittadini hanno altri debiti, come credito al consumo e prestiti personali. È, quindi, fondamentale mantenere alta l’attenzione sul sovraindebitamento. I dati del 2023 indicano che i crediti deteriorati delle famiglie ammontano a 14,9 miliardi di euro: 6,8 miliardi di mutui non pagati, 3,7 miliardi di crediti al consumo non rimborsati e 4,3 miliardi di arretrati su altri prestiti personali. Di questo totale, 5,7 miliardi sono sofferenze—crediti che non verranno recuperati—7,1 miliardi sono inadempienze probabili e circa 2 miliardi sono rate scadute.

Il Movimento Difesa del Cittadino sottolinea l’importanza di monitorare da vicino le conseguenze delle politiche sui tassi della BCE, per evitare ulteriori pressioni sulle famiglie. A tal fine, il progetto TRIS Recupero –https://www.difesadelcittadino.it/portfolio-item/progetto-tris/ – ha creato una rete di sportelli contro il sovraindebitamento, che sta ottenendo risultati significativi su tutto il territorio nazionale, offrendo supporto e consulenza alle famiglie in difficoltà per affrontare e superare i problemi legati all’indebitamento eccessivo.