Dopo i rincari in bolletta su cui il Governo ha fatto palesemente orecchie da mercante, non vorremmo che si aggiunga questo nuovo salasso
“È fondamentale che il Governo consideri attentamente le ricadute dell’allineamento delle accise diesel-benzina sulle famiglie e sui consumatori. In un periodo di fragilità economica, è necessario adottare politiche che tutelino il potere d’acquisto dei cittadini e non lo erodano ulteriormente. Chiediamo al Governo di rivedere questa ipotesi e di valutare soluzioni alternative che non penalizzino le famiglie italiane”. Così l’avvocato Francesco Luongo, portavoce del Movimento Difesa del Cittadino (MDC), commentando l’ipotesi di allineamento delle accise tra diesel e benzina nella prossima manovra. Per MDC si tratta di una misura che potrebbe avere conseguenze significative per i consumatori in termini di aumento dei prezzi causati dal rincaro dei carburanti per il trasporto.
In un momento in cui i prezzi dei prodotti alimentari continuano a salire nonostante il raffreddamento dell’inflazione, questa decisione rischierebbe di aggravare ulteriormente la situazione economica delle famiglie italiane, prosegue MDC. La ragione è semplice: il trasporto su gomma in Italia gestisce diverse tipologie di merci, tra cui prodotti alimentari, chimici, siderurgici, tessili, petroliferi, edili e rifiuti speciali. Tra queste, i prodotti alimentari rappresentano circa il 25% del totale delle merci trasportate. Un aumento dei costi del carburante si tradurrà inevitabilmente in un incremento dei costi di trasporto, che verrà verosimilmente trasferito sui prezzi finali dei beni di consumo, pesando ulteriormente sul bilancio delle famiglie. Dopo i rincari in bolletta su cui il Governo ha fatto palesemente orecchie da mercante, non vorremmo che si aggiunga questo nuovo salasso.