“Il Regolamento UE che disciplina i pagamenti digitali va cambiato perché danneggia i consumatori”. È quello che Antonio Longo, presidente di IEPC – coalizione di associazioni di consumatori – chiede alla Presidenza Italiana e alle Istituzioni europee, riunitesi ieri a Bruxelles in occasione dei lavori del Council Working Group
In particolare, il tetto unico alle commissioni interbancarie, previsto dal Regolamento, imporrà spese maggiori per i cittadini: in Italia ne sono convinti 8 cittadini su 10, come evidenziato da una recente indagine di IPSOS, “Pagamenti elettronici: l’Unione Europea non garantisce i diritti dei consumatori”. Un altro studio di I-Com (lstituto per la Competitività) – presieduto da Stefano da Empoli – mostra come circa il 30% dei consumatori italiani sia pronto ad abbandonare la moneta digitale e tornare al contante se i costi delle carte dovessero aumentare.
È il segreto di Pulcinella: il tetto unico alle commissioni interbancarie causerà ricavi inferiori per le banche ma maggiori risparmi per i commercianti. Gli istituti di credito saranno costretti a cercare nuove fonti di ricavo, ad esempio aumentando i costi dei conti correnti. Gli italiani non hanno dubbi. Secondo IPSOS il 45% dei rispondenti considera “probabile” che le banche aumenteranno le spese per i conti correnti; per il 40% è addirittura “molto probabile”.
L’obiettivo dell’UE – ridurre i costi per i consumatori – è condivisibile, ma è molto difficile credere che i commercianti abbassino i prezzi: infatti, solo il 3% ritiene plausibile quest’ipotesi.
La verità è che i commercianti non abbasseranno i prezzi di un centesimo, e i cittadini pagheranno di più.
“La proposta di modificare il sistema dei pagamenti digitali in Europa è un pasticcio – ha commentato Antonio Longo, presidente di IEPC – e noi non vogliamo che a farne le spese siano i consumatori. Da mesi IEPC sta chiedendo alle Istituzioni Europee e alla Presidenza Italiana di cambiare questo Regolamento. Continueremo a far sentire la nostra voce fino a che non saremo sicuri che i cittadini non verranno penalizzati dalla norma. Non solo, ma non si capisce perché l’Unione Europea abbia deciso di non applicare il tetto unico alle Interchange Fees ai circuiti Diners Club, American Express e Paypal. È discriminatorio e creerà una gran confusione tra i consumatori”.
IEPC sarà sempre in prima linea per difendere gli interessi dei cittadini e fare in modo che il Regolamento UE sulle commissioni interbancarie venga modificato al fine di garantire zero costi diretti e indiretti per gli utenti.