La legge esiste ma la sua applicazione è attesa da quasi sette anni. Si tratta di una norma compresa nella finanziaria del 2008 che prevedeva la partecipazione delle associazioni dei consumatori nella redazione dei contratti di servizio fra enti locali e aziende.
L’obiettivo era quello di sfruttare il monitoraggio e le indicazioni offerte dalle organizzazioni che hanno il compito di ascoltare i bisogni degli utenti nonché una revisione delle carte e degli obblighi da richiedere a coloro che assolvono a un servizio per la cittadinanza.
A dicembre Roma Capitale ha messo intorno al tavolo le associazioni impegnandosi a renderle partecipi nella realizzazione dei contratti in scadenza, fra i quali quello per la raccolta dei rifiuti finora gestita da AMA.
Sembrava che finalmente si potesse applicare la legge, tanto è vero che il segretario generale di Roma Capitale, Dottor Liborio ludicello, disse quanto l’amministrazione romana credesse realmente in questa operazione. Oggi tuttavia si scopre dall’Albo pretorio come alcuni contratti siano stati finalizzati senza alcun contatto con le associazioni.
Le organizzazioni di tutela dei consumatori MDC Lazio, Altroconsumo, Assoconsum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Codacons, Codici, Confconsumatori, UNC, URTV, si chiedono come mai Roma Capitale sia venuta meno all’impegno assunto nonché, per l’ennesima volta, quello che è stato stabilito come un obbligo di legge non sia stato ancora applicato.