Oggi venerdì 13 marzo alle ore 17,30 cittadini e associazioni liguri, impegnate nella tutela dei diritti e del territorio, scenderanno in piazza per dire no al “Piano urbanistico comunale (PUC) del partito del cemento”, una manifestazione organizzata da Legambiente a cui ha deciso di aderire anche il Movimento Difesa del Cittadino (MDC).
Il PUC approvato dal comune di Genova, coinvolge nella colata di cemento tutto il Levante cittadino e nello specifico prevede:
– L’area del parco dell’ospedale di Quarto interessata per il lato nord ad una massiccia costruzione di box interrati e per il lato sud a residenze nel parco.
– L’area di via Cadighiara a Borgoratti interessata alla costruzione di 250 box in area verde agricola.
– L’area del campo sportivo della Castagna interessata da un progetto di box interrati.
– L’area della casa della salute di via Bainsizza che, dopo il trasferimento degli ambulatori, diventerà disponibile alla variazione di destinazione d’uso per farne residenze.
– L’area delle suore Clarisse in via Redipuglia interessata a vendita e cambio di destinazione a residenziale.
– L’area del convento di via Nullo a Quarto interessata ad una operazione di trasformazione in residenziale.
– Case di nuove costruzione (5 edifici per un totale di 87 appartamenti- progetto 2010) nella valletta del rio Penego a Quarto con tombinamento del rio.
– L’area dell’ex deposito farmaci lungo il rio Bagnara a Quinto interessata alla costruzione di grandi volumi di residenze in riva al fiume.
– L’area ex fabbrica Till Fisher a Quarto interessata al cambio di destinazione d’uso e trasformazione in residenza.
– L’area dell’ Uliveto murato di Quarto, anch’esso destinato a un progetto di residenze.
– L’area del convento delle suore del Sacro Cuore a Nervi interessata da un enorme intervento di costruzione di box sotto il giardino.
– L’area di Monte Moro sopra l’ex ospedale di Nervi da decenni una ferita aperta nel paesaggio e nel territorio da sempre interessata a trasformazioni (sempre condonate).
– L’area della scuola agraria Marsano a Sant’Ilario da sempre insidiata dal progetto di una strada che porterebbe a valorizzare terreni agricoli privati non altrimenti raggiungibili ed edificabili.
– L’area dei Parchi storici di Nervi dove strade e serre possono essere inserite in un progetto di restauro pubblico con prevista destinazione a privati coerentemente con la politica della privatizzazione dei parchi di Nervi annunciata e perseguita dall’amministrazione che ha speso i finanziamenti in strutture in cemento e non nel ripristino del verde.
– L’area in sponda destra del rio Bagnara interessata alla costruzione di villotti privati al posto del preesistente e in parte sopravvivente uliveto.
– L’area dell’ex Aura a Nervi: anche lì un futuro di residenze.
– L’area dietro via Trento (area verde) interessata alla possibile costruzione della nuova scuola Germanica.
– Per la rimessa AMT alla Foce è previsto un futuro residenziale benché sia area esondabile.
– Nell’area dell’Ospedale di San Martino: un possibile inserimento di abitazioni residenziali.
– Nell’area della sede Universitaria di viale Causa , ad Albaro, residenze al posto della Facoltà di ingegneria.
A quanti vorranno protestare per difendere il territorio dalla speculazione, dal cemento e dal conseguente dissesto che il piano regolatore di Doria e Bernini propongono, ricordiamo che l’appuntamento è presso il corso Europa, angolo via Isonzo.