L’Antitrust ha avviato una serie di procedimenti contro le società elettriche Beetwin, Acea Energia, Hera ed Eni su segnalazione delle associazioni dei consumatori. Le istruttorie sono finalizzate a verificare pratiche scorette: attivazioni non richieste e pubblicità ingannevole ai danni dei consumatori.
“Esprimiamo grande soddisfazione per questa prima applicazione delle nuove norme del Codice del Consumo – dichiara Francesco Luongo, vicepresidente del Movimento difesa del Cittadino (MDC) – che riconoscono all’Antitrust pieni poteri a tutela dei consumatori nella giungla dei mercati liberi di energia elettrica e gas e dopo il sostanziale fallimento dell’Autorità per l’energia. Risultati deludenti del Garante dell’energia particolarmente gravi se, nonostante gli 8 milioni e mezzo di euro pagati solo nel 2013 per lo Sportello del Consumatore, non è riuscito a incidere sulle pratiche commerciali scorrette degli operatori, spesso addirittura incentivate a causa delle comunicazioni all’utenza scritte in perfetto burocratese”.
L’associazione ha anche annunciato l’avvio di un’inchiesta della Commissione Europea nei confronti dell’Autorità per l’energia in seguito ad un esposto presentato lo scorso anno. Nonostante il divieto di pagamento delle forniture abusive ai consumatori previsto dalla Direttiva Europea n.83/11, con la Delibera n. 266/14/R/Com, il Garante ha confermato comunque l’obbligo per gli utenti di pagare l’energia elettrica o il gas alle società da cui è stato truffato detratta la sola componente della vendita.
Con nota della Direzione Giustizia, la Commissione ha chiarito che intende vederci chiaro e che la violazione delle norme comunitarie può avvenire non solo direttamente da parte degli Stati membri ma anche, in via amministrativa, dalle Autorità indipendenti.