Lo Iarc (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Oms) ha valutato la carne lavorata come “cancerogena” inserendola nel Gruppo 1 (sicuramente cancerogeno per l’uomo) delle sostanze che causano il cancro e le carni rosse nel Gruppo 2 (probabilmente cancerogeno per l’uomo). “La notizia – dichiara Silvia Biasotto dell’Area Alimentazione del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) – sta scatenando un vero e proprio caso mediatico. L’affermazione da parte della massima autorità sanitaria a livello mondiale ha una portata ampissima per la salute pubblica e quindi è da subito necessaria una opportuna comunicazione nei confronti dei consumatori. Chiediamo alle istituzioni, e in primis al Ministero della Salute, di comunicare ai cittadini le specifiche utili dello studio di valutazione dello Iarc al fine di evitare allarmismi senza però sottovalutare una attenta informazione in materia di salute pubblica”.
La nota dello Iarc definisce come “carne lavorata” la carne trasformata attraverso la salatura, la stagionatura, la fermentazione, il fumo, o altri processi per aumentare il sapore o migliorare la conservazione. Carni più elaborate contengono carne di maiale o manzo, ma anche trasformati di carni che possono contenere altre carni rosse, pollame, le frattaglie, carne o sottoprodotti come il sangue.
MDC ricorda il grande patrimonio di carni trasformate di qualità che l’Italia possiede – tra cui numerose Dop e Igp. E’ fondamentale approfondire l’intera monografia dello Iarc prima di giungere ad affrettate conclusioni, ricordando l’importanza della nostra Dieta Mediterranea, modello nutrizionale riconosciuto e patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.