Le Associazioni AIIP, Altroconsumo, ASSOPROVIDER-confcommercio, REA televisioni associate, Movimento difesa del cittadino, ASSINTEL-confcommercio, hanno inviato oggi 9 dicembre una lettera al Presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Angelo Marcello Cardani, nella quale richiedono la sospensione dell’applicazione del Regolamento sul diritto d’autore.
La richiesta è motivata dalla recente sentenza della Corte Costituzionale e dai passaggi della sentenza che evocano la mancanza di norme attributive del potere in materia di diritto d’autore dell’AGCOM.
La lettera si chiude con la richiesta di convocazione delle Parti interessate, al fine di trovare in una modalità condivisa e secondo i principi della autoregolamentazione, la migliore tutela dei contenuti sul web.
Qui di seguito il testo della lettera:
Illustre Presidente,
Come le sarà certamente noto, la Corte Costituzionale, con sentenza 247 del 2015, ha dichiarato l’inammissibilità delle questioni di costituzionalità prospettate dal TAR del Lazio in riferimento alle norme alla base del Regolamento sul diritto d’autore.
La sentenza di inammissibilità che ha riguardato profili esclusivamente formali legati all’Ordinanza di rimessione, ha però statuito anche nel merito delle norme attributive del potere della stessa Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ad emettere il Regolamento in materia di diritto d’autore, e, di conseguenza a poter adottare provvedimenti precettivi, basati sullo stesso Regolamento.
In particolare la stessa Corte ha stabilito che: “4.1.– Occorre preliminarmente osservare che le disposizioni censurate non attribuiscono espressamente ad Agcom un potere regolamentare in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica”.
Ed ancora: “A prescindere da ogni considerazione sulla accuratezza della ricostruzione del quadro normativo e della interpretazione datane dal rimettente, è evidente che nessuna delle disposizioni impugnate, in sé considerata, dispone specificamente l’attribuzione all’autorità di vigilanza di un potere regolamentare qual è quello esercitato con l’approvazione del regolamento impugnato nei due giudizi davanti al TAR. Esso è desunto dal giudice a quo, in forza di una lettura congiunta delle previsioni sopra esaminate, che non risulta coerentemente o comunque adeguatamente argomentata.”
Le affermazioni della Corte dovrebbero offrire l’occasione per l’Autorità di approfondire le tematiche sottese al Regolamento sul diritto d’autore.
In particolare, la prosecuzione delle attività di inibizione e di rimozione, qualora non fossero sorrette da norme primarie come sembrerebbe evidente dai passaggi della sentenza citati, potrebbero generare danni ingiusti nei confronti dei Consumatori e delle imprese soggette al poteri di vigilanza da parte dell’Autorità.
Inoltre la continuazione dell’attività sopra descritta appare in grado di esporre tutte le parti interessate, tra i quali vi sono gli Operatori che dovrebbero adempiere agli ordini e la stessa Parte pubblica, a rilevanti conseguenze risarcitorie ad opera degli interessati.
Per tali motivi le sottoscritte Associazioni si rivolgono ad Ella perché voglia convocare immediatamente le Parti interessate alle attività di tutela del diritto d’autore, al fine di stimolare, nello spirito di autoregolamentazione e di leale collaborazione con i cittadini e le imprese, i migliori strumenti di tutela dei contenuti su internet, sospendendo del pari con effetto immediato le attività di inibizione all’accesso e di richiesta di rimozione dei contenuti sulla rete.
Firmato
Renato Brunetti, Presidente AIIP- Associazione ITALIANA internet Service Provider
Marco Pierani, Responsabile Relazioni esterne ed istituzionali Altroconsumo
Giorgio Rapari, Presidente ASSINTEL-Confcommercio
Dino Bortolotto, Presidente ASSOPROVIDER-Confcommercio
Francesco Luongo, Vicepresidente Associazione Movimento di difesa del Cittadino
Antonio Diomede, Presidente REA-Radio Televisioni Europee Associate