“Eccessive semplificazioni che non tengono conto dei potenziali rischi e della vulnerabilità del sistema non costituiscono un vantaggio per i cittadini, è necessario quindi ripensare i due articoli contenuti nel ddl concorrenza a proposito della costituzione delle srl. Attribuire al privato competenze che fino a questo momento sono state in carico ai notai per garantire la trasparenza e la legalità delle operazioni, oltre che un controllo sui soci e la natura della società, significa consegnare le imprese a potenziali incursioni criminali”.
Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) sostiene quanto asserito da Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia, il quale si è espresso contro i due articoli 44 e 45 del ddl concorrenza, al vaglio della Commissione Industria del Senato, e che lascerebbero aperte le porte alla criminalità. Nello specifico il primo articolo prevede la costituzione di società a responsabilità limitata semplificate, anche attraverso scrittura privata, da depositare presso i registri delle imprese, mentre il secondo riguarda i trasferimenti delle quote all’interno di queste società che potranno avvenire per via telematica.
“Il venir meno dell’importantissimo ruolo di vigilanza svolto dal Notariato, e che costituisce ad oggi il 91% delle segnalazioni, costituirebbe solo un regalo alle mafie per alimentare la corruzione”.