Il Movimento Difesa del Cittadino, in qualità di supporting partner, sosterrà le attività di disseminazione del progetto di Legambiente Horizon Captor (Open Collective Awareness Platform for Tropospheric Ozone pollution).
L’inquinamento atmosferico è il tema ambientale che preoccupa di più i cittadini europei: è responsabile ogni anno di 430,000 morti in Europa ed espone sia l’agricoltura che l’ambiente naturale a considerevoli danni. Nonostante questi fatti, la buona volontà e la capacità dei cittadini europei a intraprendere essi stessi delle azioni è limitata.
Il progetto CAPTOR si basa sul presupposto che una combinazione di citizen science, di reti di collaborazione e di attivismo ambientalista sociale di gente comune aiuti a sensibilizzare (ad aumentare la consapevolezza) e a trovare soluzioni al problema dell’inquinamento atmosferico, avendo un impatto ad alto potenziale in campi come educazione, innovazione sociale, scienza, ambiente, politica ed industria. Le organizzazioni della società civile saranno quindi messe alla prova, in attività mirate a trasformare gli atteggiamenti dei cittadini in comportamenti attivi, ad unire la conoscenza di tutti gli attori coinvolti in un processo collaborativo al fine di trovare soluzioni innovative ed azioni e ad avere strumenti potenti e di alta qualità per discutere con i decisori.
Al momento, nei Paesi sviluppati, l’inquinamento atmosferico è monitorato tramite una rete di stazioni equipaggiate con strumentazione di alto livello. L’attuale rete di monitoraggio di qualità dell’aria ha alti costi e una densità spaziale relativamente bassa, che non può riprodurre in modo accurato la variabilità delle concentrazioni degli inquinanti atmosferici su larga scala.
Questi costi elevati e i recenti progressi in sensori mobili e nelle applicazioni software hanno sollevato un crescente interesse in una rete di rilevamento basata sull’offerta dei cittadini, che può integrare l’attuale rete di qualità dell’aria.
CAPTOR impiegherà sensori a basso costo per la raccolta di dati in tre regioni europee fortemente colpite dall’inquinamento da ozono: Barcelonès-Vallès Oriental-Osona (Catalogna, Spagna); Pianura Padana (Valle del Po, Italia); Burgenland, Steiermark e Niederösterreich (Austria); e i cittadini stessi si occuperanno della manutenzione dei sensori a basso costo, i quali saranno sviluppati con una particolare attenzione alla qualità dei dati che raccoglieranno, poiché questo è un punto cruciale nel processo di crescita e mobilitazione della cittadinanza.
I cittadini interessati possono partecipare al progetto come volontari per la campagna sulla misurazione dell’ozono.