Dal 9 gennaio 2017 i risparmiatori italiani hanno un nuovo strumento extragiudiziale per risolvere le controversie finanziarie: si tratta dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) istituito presso la CONSOB per pervenire a una più rapida ed efficace risoluzione dei conflitti, senza ricorrere alla via giudiziaria. Sono stati 270 i ricorsi pervenuti nel primo bimestre di attività dell’ACF e si prevede un incremento del numero nei prossimi mesi.
“Le Associazioni dei consumatori hanno seguito da vicino il percorso che ha portato la Consob ad istituire questo nuovo strumento che, insieme al già esistente Arbitro Bancario e Finanziario, fornirà ai risparmiatori una valida alternativa alle Aule dei Tribunali” ha dichiarato Francesco Luongo, Presidente nazionale del Movimento Difesa del Cittadino intervenendo ieri al convegno “I metodi alternativi di risoluzione delle controversie (ADR)” organizzato da Consob.
“L’ACF è stato il risultato di un positivo lavoro di lobby a favore del consumatore ed era il tassello che forse mancava di più in un percorso di Alternative Dispute Resolution (ADR) che sta toccando ormai tutti i settori. Da gennaio anche nel settore dell’energia è stata introdotta una procedura obbligatoria di conciliazione che dà al consumatore la possibilità di risolvere i “piccoli” contenziosi in modo rapido e poco oneroso. Purtroppo, nel nostro Paese, il panorama degli investitori retail è ancora contraddistinto da enormi criticità. A tal proposito credo che nelle prossime settimane l’ACF sarà inondato da ricorsi: oltre al cospicuo numero di risparmiatori coinvolti nello scandalo delle 4 banche che non accetteranno la proposta di indennizzo avanzata dal Ministro Padoan, si aggiungeranno i correntisti di Poste Italiane cui cui sono stati venduti altri strumenti finanziari ad alto rischio come i fondi comuni di investimenti immobiliari. Spero che grazie all’ACF i consumatori potranno risolvere parte di queste controversie, mettendo un freno ai comportamenti scorretti degli intermediari finanziari.