“Il Codice di Condotta rappresenta uno degli esempi più virtuosi di coregolamentazione del settore del recupero crediti non solo in Italia, ma in tutta Europa dove si è guadagnato diversi riconoscimenti ed è stato individuato come modello di riferimento dalla Federazione Europea delle Associazioni di aziende di recupero crediti per la predisposizione del nuovo Codice Paneuropeo”.
Così ha dichiarato Francesco Luongo, Presidente del Movimento Difesa del Cittadino e Vicepresidente del FORUM UNIREC-CONSUMATORI presentando ieri a Roma, in occasione dell’Annual UNIREC, la versione 2017 del Codice di Condotta per i processi di gestione e tutela del credito. “Si tratta di uno dei Codici più conformi alle normative comunitarie, oltre che ai provvedimenti dell’Autorità Garante delle Concorrenza e del Mercato e del Garante Privacy – ha aggiunto – Il testo è stato tradotto in inglese, come richiesto dall’art. 27 bis del Codice del consumo”.
Come emerge dal VII Rapporto UNIREC sui Servizi a Tutela del Credito, presentato oggi, nel 2016 il 91% delle pratiche gestite per il recupero dalle Imprese associate ad UNIREC e l’83% degli importi sono di tipo business to consumer. Dunque si tratta di famiglie che non riescono a far fronte alle rate di mutui, prestiti e credito al consumo o bollette di utilities e tlc. Alla luce di questi numeri si è posta la necessità di coinvolgere direttamente anche le committenti, titolari del credito, nel percorso di aggiornamento del Codice di Condotta, facendo in modo che tutti possano operare sulla base di regole certe e condivise.
La nuova versione del Codice di Condotta ha riaffermato i principi generali che pervadono lo spirito del Codice, dal dovere di terzietà, alla gestione dei reclami e delle contestazioni, proponendo una disciplina ancora più articolata in materia di Privacy. Nelle comunicazioni epistolari bisognerà fare un riferimento esplicito al Codice e nei contatti digitali si contempla l’uso della messaggistica istantanea purché siano rispettati i criteri di riservatezza.
“Il Codice sarà pubblicato su tutti i siti delle Imprese associate ad UNIREC che dovranno fare un esplicito riferimento al Codice anche nelle loro comunicazioni al consumatore che dovrà essere informato a monte sui suoi diritti – ha continuato Francesco Luongo – La nuova versione del Codice si apre alla regolamentazione delle comunicazioni digitali, rispondendo alle necessità del mercato, ed è stato arricchito con ulteriori elementi di garanzie nei riguardi del consumatore derivati da recenti provvedimenti dell’Antitrust che hanno chiamato in causa direttamente le committenti del mercato finanziario e del settore delle utilities. Infine – ha concluso Luongo – abbiamo inserito nel Codice una maggiore armonizzazione delle procedute di reclamo e di conciliazione, nel rispetto delle indicazioni contenute nel decreto 130/2015 che ha modificato il Codice del Consumo. La nuova versione del Codice di condotta farà sicuramente scuola in Europa, dove è già stato riconosciuto come modello di buone prassi condivise”.