Pago Sicuro torna questa settimana con un intervento speciale, quello del Presidente nazionale del Movimento Difesa del Cittadino, Francesco Luongo. A lui abbiamo posto alcune domande per approfondire il tema dei pagamenti sicuri online.
Quali sono, secondo lei, i principali fattori che frenano l’utilizzo da parte delle persone della moneta digitale? Oltre a lanciare iniziative come Pago Sicuro, come si può intervenire localmente per fare informazione?
Innanzitutto non dobbiamo dimenticare che in Italia vi sono circa 10 milioni di persone prive di un conto corrente bancario o postale sia per motivi riconducibili a difficoltà finanziarie che culturali sopratutto nella fascia delle terza età. A questo si aggiunge la scarsa informazione e la totale assenza di educazione al risparmio ed all’utilizzo dei pagamenti elettronici le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti per non parlare della resistenza di una parte della piccola distribuzione commerciale che si rifiuterà di installare il POS nel proprio negozio, obbligatorio dal 2016, almeno fino a quando il governo non stabilirà idonee sanzioni a riguardo. La nostra iniziativa Pago Sicuro intende supplire a queste carenze, letteralmente educando i consumatori e consigliandoli anche alla luce dell’e-commerce e del mobile commerce che sta cambiando drasticamente le abitudini di acquisto e di pagamento ma alimentando paure spesso del tutto infondate come la bufala dei furti di denaro sulla carta che si ha in borsa o nel portafoglio attraverso il sistema contactless.
Secondo lei i singoli cittadini possono farsi portavoce nella loro community di un messaggio di fiducia rispetto ai pagamenti digitali? Se si, come?
Oltre alla comunicazione attraverso il web coni suoi social sempre più onnipresenti in ogni momento della vita quotidiana la comodità, la sicurezza e le garanzie dei nuovi pagamenti digitali devono necessariamente essere mostrate ai milioni di italiani ancora timorosi a riguardo. In questo senso gli incontri nelle scuole e nei centri di aggregazione sono preziosi per dare quei consigli che in tantissimi non sanno a chi chiedere rischiando poi di incorrere in disavventure che si sarebbero potute tranquillamente evitare attivando una allerta di spesa via sms o mail. Nel 2018 abbiamo nostre in programma la predisposizione di una guida da presentare e diffondere attraverso la nostra rete di sedi presenti in oltre 60 capoluoghi italiani.
Dal mercato dei pagamenti digitali arrivano segnali incoraggianti. Come commenta i dati della nuova edizione dell’Osservatorio Mobile Payment; Commerce della School of Management del Politecnico di Milano – pubblicata nel mese di marzo di quest’anno – secondo i quali nel 2016 i pagamenti digitali con carta in Italia sono cresciuti del 9%, raggiungendo i 190 miliardi di euro, pari al 24% dei consumi delle famiglie italiane?
E’ chiaro che la rivoluzione dell’e-commerce non solo sta cambiando profondamente la struttura stessa della distribuzione commerciale, ma rappresenta anche il principale driver di crescita e di diffusione della moneta elettronica utilizzata da ben 22 milioni di consumatori italiani nel 2017 per compiere un acquisto on line con un incremento del 10% rispetto al 2016. On line serve conoscere come, quanto pagare e se l’e-shop è sicuro o meno quanto alla sicurezza dei propri dati personali e di quelli di pagamento. Pago Sicuro serve a rispondere in modo semplice ai legittimi dubbi di chi vuole informarsi da una fonte credibile e neutrale che può essere solo una associazione dei consumatori come il Movimento Difesa del Cittadino. Non va dimenticato inoltre che i pagamenti digitali sono ormai una realtà crescente anche per la pubblica amministrazione. Al sistema pagoPA stanno aderendo sempre più Enti pubblici il cui elenco è visibile sul sito dell’Agid www.agid.gov.
“Pay with Google”, “Android Pay”, “Samsung Pay”, l’offerta di pagamenti innovativi si sta ampliando sensibilmente. Qual è il suo sentiment rispetto a queste novità tecnologiche? E quali consigli e/o indicazioni si sentirebbe di dare agli acquirenti meno avvezzi a queste modalità di pagamento?
I mobile payments rappresentano il prossimo futuro dei pagamenti digitali. Entro 10 anni le carte plastificate saranno probabilmente un ricordo e le big five del comparto tecnologico (Apple, Google, Microsoft, Amazon e Facebook) così come Samsung lo sanno bene e hanno già attivato i propri sistemi di pagamento e portafoglio elettronico (mobile wallet) tramite smartphone. Non solo gli acquisti tramite il cellulare sono cresciuti del 65% nel 2017 rispetto allo scorso anno con una spesa di 5.8 miliardi ma la vera novità saranno i sistemi di pagamento P2P (Person To Person)su cui si sta giocando una delle più importanti sfide tra banche, colossi del Fintech, piccole startup innovative che usano anche la tecnologia blockchain per potenziare la sicurezza delle transazioni. Applepay è già sbarcato in Italia grazie ad accordi con Unicredit, Banca Mediolanum e American Express, mentre Samsung Pay arriverà in Italia nei primi mesi del 2018 e ancora non si conosce la data di sbarco di Android Pay e Pay with Google.
Anche in questo è essenziale avvicinarsi con attenzione leggendo bene le condizioni generali di contratto proposte. Saranno comunque i consumatori a decidere quale sarà lo standard che saprà garantire facilità d’uso, economicità di spese e commissioni ma sopratutto un elevato standard di sicurezza che ricordiamo è stato implementato ulteriormente anche in Italia grazie al recepimento della nuova direttiva sui pagane digitali PSD2 che diverrà efficace in Italia a gennaio 2018. La norma oltre a ridurre le commissioni per i pagamento con bancomat e quelli fino a 5 euro con ogni tipo di carte, riducendo la franchigia sulle frodi da 150 a 50 euro, prevede espressamente l’obbligo di rafforzare la sicurezza attraverso il sistema di autenticazione a 2 fattori “Strong customer authentication”.
Il prossimo appuntamento è per martedì 21 novembre. Nel frattempo, se ritieni questo articolo interessante e utile, condividilo con i tuoi contatti.