Vendite al dettaglio in calo per valore (-0,8%) e volume (-1,9%) secondo l’Istat a gennaio e depositi sui conti correnti che crescono di quasi il 5% all’anno, contando quasi 960 miliardi di euro che fanno gola a molti.
Per il Movimento difesa del Cittadino Dati sono numeri che dimostrano la totale sfiducia dei consumatori nella situazione politica del Paese, ma anche del sistema di gestione del risparmio ed impongono un piano di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale credibile che non si riduca ad una mera operazione di marketing delegato ai grandi gruppi finanziari come sembra vada orientandosi il Comitato per l’educazione finanziaria istituito dal MEF.
Non è certo il bollo sui conti correnti ad impaurire i risparmiatori, bensì la tassa del del 2×1000 annuo sui titoli detenuti e la tassazione stratosferica del 26% su interessi e dividendi di azioni ed obbligazioni (quando non vanno il default come nel caso dei tanti scandali bancari) che scende al 12,5% solo per i titoli di stato ed equiparati esentati solo i Piani Individuali di Risparmio detenuti da persone fisiche.
L’associazione dei consumatori, impegnata da tempo in campagne di sensibilizzazione dei cittadini sui temi del risparmio e sull’uso della moneta elettronica tra cui Pago Sicuro e SOS POS sottolinea invece il successo sempre maggiore tra i risparmiatori delle transazioni su canale mobile cresciuto del 48,6% negli ultimi 15 anni raggiungendo per i pagamenti digitali – ricorda il Presidente Nazionale Francesco Luongo – la somma di ben 190 miliardi di euro.
MDC stigmatizza però l’abnormità del dato che vede troppi esercizi commerciali non accettare la moneta elettronica con l’Italia che secondo un recente studio Ambrosetti è il secondo paese dell’eurozona per pagamenti cashless pari all’86% sul totale contro una media continentale del 74% .
Su questi temi il futuro Governo non potrà evitare di intervenire se vuole davvero fare l’interesse dei cittadini.